
Un diario segreto è stato ritrovato dai carabinieri nell’appartamento della 29enne pugliese di origine brasiliana, accusata di aver affogato la figlia nel water subito dopo il parto a Piove di Sacco, nel Padovano. Il quaderno, nascosto in una borsa dentro un armadio, conterrebbe riflessioni della donna su sé stessa e sul mondo, oltre a riferimenti all’occulto e al vampirismo.
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Il ritrovamento del corpo e le indagini
I fatti risalgono all’ottobre 2024, quando la donna ha partorito da sola nel bagno del dormitorio riservato al personale del Serale Club, locale dove lavorava. A dare l’allarme ai soccorsi sono stati una collega e un amico, ma all’arrivo del 118 la neonata era già priva di vita, con la testa immersa nel wc. Secondo il medico legale, la bambina era nata viva e sarebbe poi morta per annegamento.
L’accusa e il ruolo del diario
L’indagata è accusata di omicidio volontario aggravato. Ora, il diario ritrovato potrebbe essere determinante per valutare la sua capacità di intendere e volere. Nelle sue pagine, scritte con caratteri piccoli e al femminile, emergerebbero riferimenti all’occulto e al vampirismo, con l’autrice che si definisce una “vampira”.
Ai magistrati, la 29enne ha dichiarato di non sapere di essere incinta e si è rifiutata di vedere la foto della neonata. Le indagini proseguono per chiarire ogni dettaglio della vicenda.