
Ieri, nella chiesa di Santa Maria Assunta a Beverare, si sono svolti i funerali di Carla Gatto, scomparsa il 15 febbraio all’età di 76 anni. Accanto ai figli Gino e Alessio, erano presenti i sindaci di Vigonovo e San Martino di Venezze, oltre a numerosi cittadini accorsi per darle l’ultimo saluto. Tra i presenti anche Davide, il più giovane dei figli, mentre Elena non ha potuto partecipare.
Durante la cerimonia, Gino Cecchettin ha ricordato sua madre con parole commosse: «Mia madre si è sempre messa in coda a tutti, aveva dei sogni, stava aspettando il momento giusto per realizzarli: scrivere, dipingere… prima ha fatto la mamma, poi si è occupata di papà, di noi figli. Sembrava che fosse arrivato il momento giusto per lei, poi l’immenso dolore della morte di Giulia, perfino lei, che è stata sempre la più forte di tutti, non ha saputo più dove aggrapparsi».
La funzione è stata celebrata da don Giuliano Gualmini, che ha voluto sottolineare l’affetto che circondava Carla Gatto: «Non siamo qui solo per dirci quanto Carla fosse meravigliosa per noi, ma per dirci quanto sia stata, e sia ancora di più oggi, amata dal Padre».

Carla aveva una grande passione per l’arte, dalla pittura alla poesia, fino alla scrittura. Il suo talento l’aveva portata alla pubblicazione del romanzo Con lo zaino in spalla, grazie al quale era entrata a far parte del Gruppo Autori Polesani. Stava lavorando a un secondo libro, con un protagonista giovane al centro della storia, ma il progetto è rimasto incompiuto a causa della sua improvvisa scomparsa.
Nel ricordarla, don Giuliano ha evidenziato la sua capacità di affrontare il dolore con straordinaria forza: «L’ho incontrata per la prima volta in un momento doloroso, quello della tragica scomparsa di Giulia, e in quell’occasione ha dimostrato una forza straordinaria: nonostante il cuore spezzato, è riuscita a sostenere gli altri. Era sempre pronta a tendere una mano a chi ne aveva bisogno».
Gino ha concluso il suo discorso con parole toccanti: «Mia madre ha sempre avuto tanti sogni, ma è cresciuta in un’epoca in cui essere moglie e madre lasciava poco spazio ad altre ambizioni. Ha sacrificato tutto per noi, senza però mai dimenticare il suo “zaino” di desideri, che prima o poi sperava di realizzare. Ci ha dato una casa sicura, ci ha riempiti di libri perché voleva che conoscessimo il mondo. Poi un giorno, ormai adulto, sono tornato a casa e ho trovato delle tele. Le ho chiesto cosa stesse facendo e lei, con un sorriso, mi ha risposto: Dipingo, forse ho finalmente trovato un po’ di tempo per me».Leggi anche: “È lei”. Era scomparsa da anni, Rosanna è stata ritrovata così: il drammatico annuncio