
Prosegue con successo il cammino di Matteo Berrettini all’ATP 500 di Doha. Dopo l’impresa al primo turno contro Novak Djokovic, il tennista romano (attuale numero 35 del ranking ATP) ha superato anche l’ostacolo Tallon Griekspoor, numero 51 del mondo, in una sfida combattuta durata due ore e 27 minuti. Il match si è concluso con il punteggio di 7-6, 6-7, 6-4, garantendo a Berrettini un posto nei quarti di finale, dove affronterà il britannico Jack Draper.
Un match difficile e una grande prova mentale
Dopo il trionfo su Djokovic, Berrettini era consapevole che il match contro Griekspoor sarebbe stato completamente diverso. L’olandese si è dimostrato un avversario ostico, capace di tenere testa all’azzurro per tre set. La partita è stata caratterizzata da scambi lunghi e da momenti di grande tensione, soprattutto nel secondo set, quando alcuni errori hanno complicato il cammino dell’italiano. Tuttavia, la sua solidità mentale ha fatto la differenza nel set decisivo.
“Sapevo che rispetto a ieri sarebbe stata una partita completamente diversa. So che quando giochi bene il giorno prima non è certo che accada anche il giorno dopo. È parte del tennis. Ho combattuto tanto. Un paio di brutti errori nel secondo parziale mi sono costati il set, ma sono orgoglioso della mia forza mentale”, ha dichiarato Berrettini a fine partita.
L’obiettivo: tornare al massimo livello
Dopo un periodo complicato caratterizzato da infortuni e difficoltà fisiche, Berrettini sembra finalmente ritrovare il suo miglior tennis. Il successo contro Djokovic ha rappresentato un segnale forte del suo ritorno ai vertici, mentre la vittoria sofferta contro Griekspoor dimostra la sua capacità di resistere nelle battaglie più dure.
“Io voglio vincere il maggior numero di partite possibili e divertirmi, godermi il momento. Ho lavorato duro per essere qui: ho vissuto brutti momenti, ma dentro di me sapevo che potevo tornare al mio livello”, ha aggiunto il tennista italiano.
Ora Berrettini si prepara per il match contro Jack Draper, un avversario giovane e in crescita. Un’altra sfida impegnativa, ma che potrebbe confermare definitivamente il ritorno del tennista romano ai massimi livelli del circuito ATP.