
Le condizioni di salute di Papa Francesco continuano a destare preoccupazione a livello globale, dopo il suo recente ricovero al Policlinico Gemelli di Roma. Il Pontefice si trova nella struttura ospedaliera da venerdì, a causa di un peggioramento delle sue condizioni respiratorie.
Ciò che inizialmente sembrava una semplice bronchite si è complicato con l’insorgenza di una polmonite bilaterale, rendendo più complessa la gestione clinica. “Il Papa ha trascorso una notte tranquilla, si è svegliato e ha fatto colazione”, ha comunicato la Sala Stampa vaticana nel bollettino diffuso mercoledì 19 febbraio. Tuttavia, è stato specificato che “le condizioni restano preoccupanti”. Gli ultimi esami, tra cui una TAC di controllo, hanno confermato l’aggravarsi dell’infezione polmonare, che ha richiesto un’intensificazione della terapia antibiotica e cortisonica.
La fragilità polmonare del Papa
I problemi respiratori di Papa Francesco risalgono alla giovinezza, quando a causa di un’infezione gli venne asportato il lobo superiore del polmone destro. Questa condizione ha avuto ripercussioni sulla sua salute per tutta la vita e, nel 2013, fu addirittura usata come argomento contro la sua elezione durante il Conclave. Nonostante ciò, il Papa ha sempre affrontato con determinazione il suo ministero. Negli ultimi anni, ha sofferto di frequenti infezioni respiratorie, tra cui una grave bronchite nel 2023 che lo costrinse a un ricovero d’urgenza.
Preoccupazioni per il suo stato di salute
La firma “compromettente”
L’ultimo ricovero ha alimentato numerose speculazioni sulle sue condizioni, con voci incontrollate che hanno persino ipotizzato il peggio. Tuttavia, la situazione, seppur seria, viene costantemente monitorata dai medici, che hanno confermato la necessità di un trattamento farmacologico intensivo. Nonostante la malattia, il Pontefice ha ricevuto messaggi di affetto e disegni dai bambini ricoverati nel reparto di oncologia pediatrica del Gemelli, un segnale della grande vicinanza dei fedeli.
La rinuncia già firmata
Ogni peggioramento delle condizioni di salute di Papa Francesco riaccende il dibattito su una possibile rinuncia. Tuttavia, il Pontefice ha già firmato una lettera di dimissioni nel 2013, destinata a entrare in vigore nel caso in cui una malattia grave o un incidente gli impedissero di svolgere il suo ministero. La lettera fu consegnata all’allora segretario di Stato Tarcisio Bertone, anche se non è chiaro dove si trovi attualmente.
Nel dicembre 2022, Bergoglio ha confermato pubblicamente l’esistenza di questo documento, spiegando che si tratta di una misura di precauzione per garantire la continuità del governo della Chiesa. Tuttavia, ha anche ribadito di non avere in programma alcuna rinuncia, sottolineando che il papato dovrebbe essere “ad vitam”.
Il futuro del pontificato
Sebbene Papa Francesco abbia previsto la possibilità di lasciare il papato in caso di necessità, non intende farne una prassi comune. Se mai dovesse abbandonare l’incarico, ha dichiarato che preferirebbe essere chiamato “vescovo emerito di Roma” e condurre una vita lontana dai riflettori, dedicandosi ai fedeli e alla visita dei malati. Per ora, il Pontefice prosegue il suo percorso con determinazione, pur tra le difficoltà di salute.