
Il tribunale di Roma ha emesso una condanna di sette anni di carcere per un catechista accusato di aver abusato di una collega minorenne. L’uomo, di 52 anni, operava nella parrocchia di Santa Rita da Cascia e ha avuto rapporti sessuali con la ragazza quando lei aveva solo 17 anni. La sentenza arriva dopo dieci anni dai fatti, avvenuti nel quartiere Casalotti.
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La difesa della moglie
La moglie del catechista ha dichiarato: “Sapevo della relazione. E lei la conoscevo. Non dico che lui ha fatto bene. Ma l’ho capito. Avevamo seri problemi di coppia.” La donna pensava che la giovane fosse maggiorenne e consenziente. Questo aspetto ha sollevato interrogativi sulla responsabilità dell’uomo e sull’ambiente in cui si sono verificati gli abusi.
Il ruolo della parrocchia
La ragazza ha iniziato a frequentare la parrocchia nel 2009, partecipando attivamente a diverse iniziative grazie al buon rapporto tra il catechista e i suoi genitori. Tuttavia, nel 2014, alcuni fedeli hanno notato un comportamento sospetto da parte del catechista nei confronti della giovane. Le voci sono arrivate fino al parroco, che ha chiesto discrezione per l’assenza di prove concrete.
La denuncia
Nel 2018, dopo la morte del parroco, la giovane ha trovato il coraggio di parlare con la madre, portando così alla denuncia. I rapporti sessuali avvenivano dopo gli incontri di catechismo e sempre in assenza di protezione. L’uomo ha sempre sostenuto di ritenere la ragazza maggiorenne e ha annunciato l’intenzione di fare appello contro la condanna.