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Savona, esplosione della petroliera Seajewel: sommozzatori della polizia a lavoro

Pubblicato: 19/02/2025 07:53

L’esplosione avvenuta sulla petroliera Seajewel nel porto di Vado Ligure non sembra essere un semplice incidente. Sebbene non ci siano state rivendicazioni ufficiali, le autorità stanno indagando su un possibile atto doloso. La nave, battente bandiera maltese, è rimasta danneggiata da uno squarcio nello scafo nella notte di venerdì ed è ora ferma per accertamenti. Sul caso stanno lavorando la Direzione Distrettuale Antimafia, l’antiterrorismo e l’intelligence, mentre ieri sono stati effettuati controlli subacquei da parte di sommozzatori. Al momento, la ricerca di inneschi non ha dato esiti, ma diversi elementi suggeriscono un’azione intenzionale. Tra questi, la particolare conformazione dello squarcio, con bordi introflessi, e la moria di pesci nella zona circostante.

Alcuni testimoni riferiscono di aver sentito un’esplosione prima del danneggiamento dello scafo. La Seajewel sarà trasferita nell’area riparazioni mentre la procura di Genova ha aperto un fascicolo per atti non costituenti reato, con la possibilità che l’inchiesta venga accorpata a quella savonese e che il quadro giuridico evolva in base alle prove raccolte.

L’ipotesi più accreditata è che si tratti di un messaggio legato al traffico di petrolio russo. I servizi segreti italiani stanno analizzando le immagini dei danni e il nome della Seajewel compare in un’inchiesta della Pravda ucraina. Grazie ai tracciamenti di MarineTraffic, è stato ricostruito che la petroliera ha effettuato tre viaggi sospetti nel 2023: a febbraio, marzo e maggio avrebbe trasportato petrolio tra il porto russo di Novorossiysk e quello turco di Ceyhan.

Il sospetto è che la Seajewel faccia parte della cosiddetta “flotta-ombra”, un gruppo di navi che trasferiscono petrolio russo in mare aperto, nei pressi di Cipro o delle isole greche, per eludere sanzioni internazionali. Secondo S&P Global, all’inizio del 2024 erano circa 591 le imbarcazioni coinvolte in queste operazioni, molte delle quali registrate sotto bandiere di convenienza come Panama, Liberia, Isole Marshall e Malta.

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