
Brutte notizie per gli italiani. Come se non bastasse tutto il resto, ora a farci scendere il morale arriva una nuova ricerca che certifica una brusca frenata sull’aspettativa di vita in Italia, che è decisamente in calo. Un tempo eravamo ai primi posti in materia di longevità, ma da qualche anno le cose non stanno più così: dalla pandemia di Covid si è registrata una riduzione media annua di 0,36 anni. A rivelarlo è uno studio pubblicato su The Lancet Public Health da un team internazionale guidato dall’Università dell’East Anglia nel Regno Unito. Il dato sostanziale è che se una volta speravamo di vivere più a lungo dei nostri genitori o nonni, oggi potremmo scoprire che in realtà stiamo morendo prima. Ma quali sono le cause? E qui viene il bello.
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Aspettativa di vita in calo in Italia, le cause
Il team di ricercatori, che ha preso in esame i dati del Global Burden of Disease 2021, la ricerca più ampia e completa per quantificare la perdita di salute, stilata dall’Institute of Health Metrics and Evaluation sulla base del lavoro di quasi 12.000 collaboratori in oltre 160 Paesi e territori, evidenzia come al centro di tutto vi sia un peggioramento degli stili di vita fin dalla giovane età. Spiegano i ricercatori: “Abbiamo scoperto che i decessi per malattie cardiovascolari sono stati il principale motore della riduzione dei miglioramenti dell’aspettativa di vita tra il 2011 e il 2019”. Prevedibilmente, la pandemia di Covid è stata responsabile delle diminuzioni dell’aspettativa di vita osservate tra il 2019 e il 2021. “Dopo il 2011 – si legge – i principali rischi come obesità, ipertensione e colesterolo alto sono aumentati o hanno smesso di migliorare in quasi tutti i Paesi”. Ma non dipende tutto da noi, anzi…

I tagli alla sanità pubblica
Per quanto riguarda il calo dell’aspettativa di vita in Italia, infatti, gli autori dello studio ritengono che possa essere “associato a una riduzione della spesa in sanità pubblica e misure preventive”. Ogni anno, infatti, si perdono centinaia di posti letto negli ospedali; le liste d’attesa sono infinite per visite ed esami; l’accesso alle cure è spesso difficoltoso e, soprattutto, c’è una sostanziale privatizzazione della sanità che esclude larghe fette della popolazione. Detto questo, ciò su cui battono gli autori della ricerca, è che gli stili di vita restano comunque un fattore di vita importante per prevenire molte malattie. L’alimentazione e l’esercizio fisico sono due strategie importanti per invecchiare in salute. A partire da quando si è piccoli.