
Cesare Zambon, un bambino di sei anni affetto da neurofibromatosi, si è spento presso l’hospice pediatrico di Genova, lasciando un segno indelebile nei cuori di chi ha seguito la sua storia. Accanto a lui, fino all’ultimo respiro, c’erano i suoi genitori, i fratelli e il fedele labrador Joy, compagno inseparabile di questa difficile battaglia.
Nato il 25 maggio 2018, Cesare ha affrontato la malattia con un coraggio straordinario. La neurofibromatosi, una rara patologia genetica che provoca la formazione di tumori, gli era stata diagnosticata quando aveva appena 18 mesi. Fu allora che la sua famiglia iniziò un percorso di amore e resilienza, cercando di offrirgli la miglior qualità di vita possibile nonostante le difficoltà.
La madre di Cesare, Valentina Mastroianni, ha condiviso la loro esperienza attraverso i social e due libri, “La storia di Cesare” e “Voleremo sopra la paura”, rendendo il suo bambino “figlio di tutti”. Le sue parole, piene di dolore ma anche di gratitudine, hanno emozionato migliaia di persone: “Ciao Cece del mio cuore, sei stato coraggioso, senza paura, fino alla fine. Grazie agli angeli del guscio, sei andato via da questa vita a cui tu hai dato tanto, senza chiedere niente”.

Cesare, nonostante le sofferenze, dimostrava un’umanità e una forza fuori dal comune. Ogni giorno si preoccupava per gli altri, donando sorrisi e affetto a chi gli stava accanto. “Si svegliava e mi chiedeva come stavo, se avevo dormito bene. Lui, che sopportava dolori e medicine, trovava ancora la forza di preoccuparsi per noi”, ha raccontato la madre.
La sua storia ha unito il Paese in un abbraccio collettivo di amore e solidarietà. Il piccolo “Ceci” ha lasciato una grande eredità di speranza, insegnando a guardare oltre la malattia e a vivere con amore e gratitudine. Ora, libero dal dolore, il suo spirito continua a vivere nei cuori di chi lo ha conosciuto e amato.