
L’Agcm, l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, ha avviato quattro istruttorie nei confronti di Byd Industria Italia srl, Stellantis Europe spa, Tesla Italy srl e Volkswagen Group Italia spa per possibili pratiche commerciali scorrette relative alle informazioni sulla percorrenza chilometrica dei veicoli elettrici, sulla perdita di capacità della batteria e sulle limitazioni della garanzia convenzionale. Sostanzialmente si sospetta che le batterie per le auto elettriche abbiano una durata reale differente rispetto a quella dichiarata. Spesso, infatti, la durata dichiarata sulle specifiche tecniche è generosa rispetto a quella effettiva. Per non parlare del decadimento delle prestazioni sul lungo periodo. Le indagini mirano dunque a verificare il rispetto del Codice del Consumo e la trasparenza nei confronti degli utenti. Sulla questione ha indagato Altroconsumo, con suo test per verificare la verità. E cosa è stato scoperto?
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Altroconsumo testa regolarmente le auto elettriche sul mercato, con una serie di analisi anche sulle prestazioni della batteria. Secondo l’Antitrust, le aziende avrebbero fornito indicazioni generiche e talvolta contraddittorie sui loro siti web, senza specificare chiaramente quali fattori incidano sull’autonomia effettiva. Nella tabella presente nell’articolo di Altroconsumo, e che riportiamo qui sotto, la rivista ha selezionato tra 60 modelli quelli “con una differenza di oltre 100 km tra l’autonomia massima dichiarata” e quella emersa dai loro test. Spiegano gli autori dell’inchiesta: “Test che esaminano la vettura in ogni dettaglio e prendono in esame i consumi, le prestazioni, i giudizi degli esperti sul comfort di guida e sul comportamento su strada, senza dimenticare le verifiche dei sistemi di sicurezza passiva e attiva”.

Quanto alla perdita di capacità della batteria nel tempo, segnala Altroconsumo, “i siti delle case automobilistiche non fornirebbero informazioni chiare e complete sulla progressiva riduzione della capacità delle batterie” delle auto elettriche, che “è un fenomeno fisiologico legato all’uso del veicolo”. L’Autorità ha sollevato dubbi anche sulla trasparenza delle condizioni sulle garanzie accessorie prestate ai consumatori: “Non sono esplicitate le condizioni e i limiti di assistenza al consumatore previsti dalla garanzia convenzionale in caso di problemi alle batterie“. Per questo i funzionari dell’Autorità, con il supporto del Nucleo Speciale Antitrust della Guardia di Finanza, hanno effettuato ispezioni nelle sedi delle quattro case automobilistiche coinvolte.