
La presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha ribadito con fermezza la sua visione del rapporto tra Europa e Stati Uniti nel corso del suo intervento in videocollegamento alla Cpac di Washington, la convention dei conservatori americani. Tra i temi centrali del suo discorso, la posizione dell’ex presidente Donald Trump nei confronti dell’Europa. “I nostri avversari sperano che lui si allontani da noi. Io lo conosco, è forte ed efficace, scommetto che dimostreremo che si sbagliano”, ha dichiarato la premier. Più che una certezza assoluta, le sue parole sembrano situarsi a metà tra una speranza e un’esortazione, come se volesse tanto rassicurare gli alleati quanto spronare Trump stesso a mantenere saldi i legami transatlantici.
“La macchina della propaganda mainstream prevedeva che un governo conservatore avrebbe isolato l’Italia, allontanato gli investitori e soppresso le libertà fondamentali. Si sbagliavano. La realtà è che l’Italia prospera”, ha aggiunto Meloni, sottolineando i risultati ottenuti dal suo governo sul piano economico e sociale.
Occupazione record e calo dell’immigrazione illegale
“L’occupazione ha raggiunto livelli record, la nostra economia è in crescita, la politica fiscale è tornata sulla buona strada e il flusso di migrazione illegale è diminuito del 60% nell’ultimo anno”. La premier ha poi aggiunto che il suo esecutivo lavora per espandere la libertà in ogni aspetto della vita degli italiani, sottolineando il valore della sovranità nazionale nelle politiche interne.
Un’Europa che non si perderà
Meloni ha poi risposto alle polemiche scaturite dalle dichiarazioni del vicepresidente Usa J.D. Vance, che avevano provocato reazioni stizzite da parte di alcuni leader europei: “Io sono orgogliosa di essere europea. Se chi si è arrabbiato per quel messaggio avesse mostrato lo stesso orgoglio quando l’UE ha perso autonomia strategica, oggi vivremmo in un’Europa più forte”.
La premier ha ribadito la sua convinzione che l’Europa non si perderà, purché i conservatori restino uniti nella difesa dei valori fondanti della civiltà occidentale. Ha poi elogiato il ruolo della Cpac nella creazione di “una rete globale che dà voce a milioni di persone che non potevano parlare”.
Il suo discorso è stato una combinazione di affermazioni decise e inviti all’azione, con la consapevolezza che il futuro dei rapporti tra Stati Uniti ed Europa dipenderà non solo dalla volontà di Trump, ma anche dalla capacità dei conservatori di costruire un’alleanza solida e duratura.