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Addio a Gianni Pettenati, la voce di Bandiera Gialla

Pubblicato: 23/02/2025 10:48

Albenga – È morto nella sua casa di Albenga, all’età di 79 anni, Gianni Pettenati, il cantante che con “Bandiera gialla” ha segnato la musica leggera italiana degli anni ’60. L’annuncio della scomparsa, avvenuta nella notte, è stato dato sui social dalla figlia Maria Laura:
“Nella propria casa, come voleva lui, con i suoi affetti vicino, con l’amore dei suoi figli Maria Laura, Samuela e Gianlorenzo e l’adorato gatto Cipria, dopo una lunga ed estenuante malattia, ci ha lasciato papà. Non abbiamo mai smesso di amarti. Ti abbracciamo forte”. I funerali si terranno in forma strettamente privata.

Un’icona della musica italiana

Nato a Piacenza il 29 ottobre 1945, Pettenati ha esordito nel mondo della musica nel 1965, vincendo il Festival di Bellaria. L’anno successivo ha inciso il suo primo 45 giri, “Come una pietra che rotola”, versione italiana di Like a Rolling Stone di Bob Dylan. Ma il successo arriva con “Bandiera gialla”, adattamento di The Pied Piper, brano inciso anche da Patty Pravo, che diventa il simbolo della generazione beat e delle serate nelle discoteche.

Nel 1967 partecipa al Festival di Sanremo con “La rivoluzione”, a Un disco per l’estate con “Io credo in te”, al Cantagiro con “Un cavallo e una testa” (scritta da Paolo Conte) e al programma Rai Scala Reale, battendo artisti come Gianni Morandi, Sandie Shaw e Dino.

L’anno successivo è nuovamente in finale a Sanremo, in coppia con Antoine, con “La tramontana”, brano che rimane uno dei suoi più amati. Seguono altri successi come “Caldo caldo”, “Cin cin” e “I tuoi capricci”, oltre a collaborazioni con importanti autori italiani.

Oltre la musica: critico e scrittore

Parallelamente alla carriera di cantante, Pettenati si è affermato come critico musicale e autore di libri sulla musica leggera italiana. Tra i suoi titoli più noti: “Quelli eran giorni – 30 anni di canzoni italiane”, scritto con Red Ronnie, e biografie su Mina e Renato Zero.

Nel 2019 gli è stata concessa la Legge Bacchelli, che garantisce un assegno vitalizio a personalità illustri in condizioni di necessità. Gianni Pettenati lascia un segno indelebile nella storia della musica italiana, con una voce e un repertorio che continuano a far ballare e cantare intere generazioni.

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