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Chi sarà il prossimo papa dopo Francesco? In pole c’è un italiano, ecco chi è

Pubblicato: 24/02/2025 22:41

Chi sarà il successore di Francesco? Le condizioni di salute del Papa continuano a preoccupare milioni di fedeli. Nel caso in cui non possa più proseguire nel suo ruolo, la successione papale diventerà un tema inevitabile. La questione torna ogni volta che il Papa viene ricoverato.

Non si può escludere che Papa Bergoglio decida di dimettersi. Se ciò dovesse accadere, sarà necessario convocare un nuovo Conclave, il secondo dal 2013, quando proprio Francesco venne eletto. Saranno 235 i cardinali in grado di eleggere il nuovo Papa.

Tra i principali candidati ci sono due cardinali italiani molto vicini a Francesco: Pietro Parolin e Matteo Zuppi. Se si optasse per un Papa asiatico, il cardinale filippino Luis Antonio Tagle, Prefetto della Congregazione per l’Evangelizzazione dei Popoli, sarebbe un forte contendente. Se la scelta fosse per un Papa africano, i nomi in pole position sarebbero quelli di Fridolin Ambongo Besungu, arcivescovo di Kinshasa, e Robert Sarah, originario della Guinea.

Altri possibili candidati includono Jean-Claude Hollerich, Pierbattista Pizzaballa (patriarca latino di Gerusalemme), Philippe Aveline, Mario Grech, José Tolentino e, se il Papa venisse dagli Stati Uniti, si farebbe attenzione a Wilton Gregory e Blase Cupich.

Bergoglio stesso ha già firmato una lettera di dimissioni nel caso di malattia che lo privi in modo permanente della capacità di governare. Lo ha fatto già nei primi mesi del suo pontificato, quando il cardinale Tarcisio Bertone era segretario di Stato. Papa Francesco ha raccontato di aver firmato la rinuncia in caso di impedimento, e di averla consegnata a Bertone. “Non so a chi l’abbia data, ma l’ho fatta per sicurezza”, ha spiegato nel dicembre 2022, rivelando un dettaglio che non era mai stato reso pubblico prima.

Nonostante le sue difficoltà di deambulazione e le sue preoccupazioni legate alla salute, Bergoglio ha sempre dichiarato che la sua intenzione non è di rinunciare. Lo ha ribadito in varie occasioni, come nel febbraio 2023, quando ha sottolineato che il Papato è “ad vitam” e che le dimissioni non devono diventare una prassi, ma un gesto raro, come accaduto con Benedetto XVI.

Nel luglio 2022, Francesco ha dichiarato che, se mai avesse deciso di dimettersi, non avrebbe accettato il titolo di “Papa emerito” e avrebbe rifiutato la talare bianca. Non avrebbe vissuto nel Vaticano né tornato in Argentina, ma avrebbe continuato la sua missione come “vescovo emerito di Roma”, dedicandosi a confessare e a visitare i malati.

La procedura del Conclave prevede una votazione rigorosa. I cardinali elettori scelgono a sorte tre membri per raccogliere i voti dei malati, tre per contare i voti e altri tre per verificare i risultati. Per arrivare alla fumata bianca è necessario che due terzi dei voti (almeno 157 dei 235) siano favorevoli. Le votazioni si tengono fino a quattro volte al giorno.

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