
Un uomo di 97 anni, originario di Creazzo, ha lasciato un segno indelebile nella sua comunità e nel mondo della gastronomia italiana. Padre di un rinomato chef, ha sempre mantenuto un profilo basso, pur sostenendo con orgoglio il successo del figlio.
La sua figura è legata a doppio filo con la promozione di un prodotto locale, il broccolo fiolaro, che grazie a lui è diventato un simbolo di eccellenza culinaria. Come raccontato da una fonte vicina alla famiglia, “ogni settimana faceva scorta di broccolo, riempiva un trolley, saliva in treno e riforniva la cucina del figlio”. In una recente intervista, lo chef ricordava: “Il broccolo fiolaro non lo conosceva nessuno, veniva considerato brutto e insapore, costava cinquanta lire, oggi ci vogliono cinque euro come minimo. Mio padre me li portava a Milano”.

La sua presenza discreta ma affettuosa è stata notata anche in alcune apparizioni televisive al fianco del figlio, come in uno spot pubblicitario e in una commovente partecipazione a un programma di cucina. Operaio nelle ferrovie e carrista militare, lascia la moglie e quattro figli. L’ultimo saluto si terrà nella chiesa del suo paese, dove amici e familiari si riuniranno per onorarne la memoria.