
C’era un’unica cosa che avrebbe potuto infastidire i sostenitori di Trump più della sconfitta dei Kansas City Chiefs al Super Bowl: il rifiuto dei Philadelphia Eagles, vincitori della partita, di partecipare al tradizionale ricevimento alla Casa Bianca in onore dei campioni del football. Questa possibilità è stata ora sollevata, ma ha generato confusione. Un post su X, da parte dell’account molto seguito Eagles Nations, ha rivelato che la squadra avrebbe deciso, a «larga maggioranza», di non incontrare Donald Trump. Tuttavia, non ci sono state dichiarazioni ufficiali, poiché la Casa Bianca non ha ancora inviato l’invito.
Lo scoop, riportato dalla versione americana del tabloid Sun, cita una «fonte ben informata» e suggerisce che i vincitori avrebbero detto un «no massiccio» a Trump. Il movimento Maga ha subito attaccato gli Eagles per questo «affronto». Megyn Kelly, conduttrice televisiva vicina a Trump con oltre tre milioni di follower, ha scritto su X: «Mi sarebbe piaciuto saperlo prima del Super Bowl, non avrei perso tempo a tifare per loro». In un altro post ha aggiunto: «Eagles, andatevene a quel paese…». I tifosi sono divisi: alcuni accusano Philadelphia di fare politica, mentre altri lodano la squadra per aver «detto no al dittatore».
La vicenda si è complicata quando alcuni utenti hanno fatto notare che la storia del rifiuto risaliva a tre giorni prima del Super Bowl. «Allora c’è ancora speranza?» ha chiesto Kelly ai suoi follower. Nel 2018, dopo la vittoria contro i New England Patriots, Philadelphia aveva fatto intendere che avrebbe respinto l’invito di Trump. Gli Eagles erano in disaccordo con il presidente per la sua richiesta di escludere dalla NFL Colin Kaepernick, il quarterback dei San Francisco 49ers, “colpevole” di inginocchiarsi durante l’inno per protestare contro le violenze della polizia verso gli afroamericani.
Quest’anno, Trump si era schierato con i Chiefs, favoriti nella partita, e aveva annunciato che sarebbe andato al Super Bowl, diventando il primo presidente nella storia a farlo di persona, convinto di poter godere della rivincita sette anni dopo. Ma la partita, giocata a New Orleans, ha preso una piega inaspettata: all’intervallo, gli Eagles erano già avanti 24 a 0, dominando su ogni fronte. Trump aveva lasciato la tribuna, visibilmente scontento e senza voglia di parlare.
Quando Philadelphia ha vinto 40 a 22, con un quarterback afroamericano, Jalen Hurts, a guidare la squadra, la domanda è stata: e ora? Trump non ha speso nemmeno una parola per celebrare la vittoria. Secondo i media, i vincitori avrebbero confermato subito nello spogliatoio la decisione di non andare alla Casa Bianca. Per ufficializzare il rifiuto, dicono a Philadelphia, è necessario che il presidente invii l’invito. Ma finora, Trump non ha scritto alcuna lettera.