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Preghiere a San Pietro per Papa Francesco: in prima fila anche i cardinali anti Bergoglio 

Pubblicato: 25/02/2025 22:14

Piazza San Pietro si riempie di preghiere per Papa Francesco, con l’intera Curia romana raccolta in un momento di raccoglimento. Tra i presenti si trovano anche cardinali che hanno espresso riserve sulla direzione impressa al Pontificato, pur rimanendo parte della celebrazione.

Sul sagrato, in prima fila, spicca la figura del cardinale statunitense Raymond Leo Burke, noto per le sue posizioni critiche. Firmatario, insieme ad altri porporati, dei cosiddetti ‘dubia’, ha sollevato interrogativi su questioni dottrinali come la benedizione delle coppie omosessuali e il requisito del pentimento per l’assoluzione. Alla vigilia del Sinodo, aveva organizzato un evento dedicato alla cosiddetta “Babele sinodale”, manifestando il proprio dissenso. Pur incontrando più volte Francesco, le sue posizioni sono state considerate divisive, portando alla revoca della sua abitazione in Vaticano, una decisione mai annunciata ufficialmente, ma nemmeno smentita.

Tra i presenti in preghiera si distingue anche il cardinale Gerhard Mueller, ex Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede. Vicino a Benedetto XVI, ha espresso più volte la propria contrarietà ad alcune scelte di Bergoglio. All’inizio del 2024, commemorando il primo anniversario della scomparsa del Pontefice tedesco, dichiarò: “Con Benedetto XVI le benedizioni delle coppie gay non sarebbero mai state possibili”. Interrogato sulla possibile opposizione a Papa Francesco, ha risposto: “Il Vaticano non è l’Unione Sovietica né una monarchia dove c’è uno che decide per tutti e gli altri fanno la Corte”.

Con il rosario in mano, anche il cardinale guineano Robert Sarah si unisce alla preghiera. A lungo riferimento dell’ala più tradizionalista della Curia, oggi appare più defilato, complice l’età avanzata.

Presente anche il cardinale Angelo Becciu, la cui vicenda giudiziaria ha segnato il Vaticano. Condannato nel dicembre 2023 nel maxi-processo sulla gestione dei fondi della Santa Sede, ha sempre ribadito la propria lealtà a Papa Francesco. “Purtroppo qualcuno ha detto al Papa tante falsità contro di me, dopo sette anni di rapporti leali e sinceri. Per me rimane un buco nero”, dichiarò in un’intervista rilasciata nel giugno dello scorso anno.

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