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Davide Morganti parla dell’omicidio della madre: “Erano cattivi con me”

Pubblicato: 26/02/2025 22:37

Un terribile delitto ha sconvolto la frazione di Montepiano, nel comune di Vernio (Prato), dove nella notte tra il 24 e il 25 febbraio, Anna Viliani, 60 anni, è stata brutalmente uccisa dal figlio, Davide Morganti, 22 anni, affetto da problemi psichiatrici e sordomuto.

La confessione del figlio

Secondo quanto trapelato, Morganti avrebbe ammesso il delitto durante l’interrogatorio con il pubblico ministero della Procura di Prato, Laura Canovai, avvalendosi dell’aiuto di un interprete del linguaggio dei segni. «Ho fatto la cosa giusta. Sono stato io a uccidere mia madre. Avrei dovuto uccidere anche mio padre, mio fratello, mio zio e mio nonno. Sono stati sempre cattivi con me», avrebbe dichiarato, rivelando un passato segnato da presunti maltrattamenti familiari. «Fin da piccolo mio padre mi picchiava in testa e i miei familiari mi deridevano. Io mi posso liberare delle violenze del passato solo se loro muoiono».

Le accuse e la dinamica dell’omicidio

Morganti è attualmente in stato di arresto all’interno di una struttura sanitaria, accusato di omicidio volontario, distruzione di cadavere e incendio doloso.

Secondo la ricostruzione degli inquirenti, il giovane avrebbe accoltellato la madre con numerosi fendenti in un attacco di rabbia e confusione, rimanendo poi a osservarne l’agonia per undici ore. Solo prima dell’alba ha deciso di dare fuoco all’abitazione in cui vivevano. Intorno alle 4 del mattino, alcuni vicini hanno percepito un forte odore di bruciato e notato il fumo che si alzava dalla casa, dando immediatamente l’allarme.

Il ritrovamento del cadavere e l’intervento delle forze dell’ordine

I vigili del fuoco, intervenuti tempestivamente, sono riusciti a domare le fiamme in pochi minuti, scoprendo poi il corpo senza vita di Anna Viliani. Dai primi accertamenti è apparso chiaro che la donna non era morta a causa dell’incendio, ma per le profonde ferite inferte da un’arma da taglio.

Poco dopo, i carabinieri hanno fermato Morganti mentre vagava in stato confusionale nei pressi della casa.

Il contesto familiare e le indagini in corso

La vittima lavorava saltuariamente come addetta alle pulizie e viveva sola con il figlio nella villetta dove si è consumato l’omicidio. La salma è stata trasferita all’ospedale di Pistoia, dove verrà eseguita l’autopsia disposta dalla Procura.

Il marito della donna, che abita in un’altra casa a Montepiano, è accorso sul luogo della tragedia non appena informato dell’accaduto. L’altro figlio della coppia si è trasferito fuori dalla Toscana.

Gli investigatori stanno approfondendo il contesto familiare per chiarire se vi siano stati episodi pregressi di maltrattamenti o segnali che potessero far presagire un gesto così estremo. La comunità di Montepiano è sotto shock per l’accaduto, mentre le autorità proseguono le indagini per ricostruire ogni dettaglio di questa tragica vicenda.

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