
«Agli amici di FdI: evitate di chiamarci per conferenze o altro». Questo il messaggio pubblicato su X da Andrea Stroppa, collaboratore di Elon Musk, che lascia trasparire una crescente tensione tra il patron di SpaceX e il governo italiano. Stroppa accusa il partito della premier di essersi accordato con il Partito Democratico per dipingere SpaceX e Starlink in una luce negativa.
Il nodo del contendere è il Ddl Spazio, che oggi ha subito una modifica in Commissione alla Camera. La nuova norma impone che i servizi di comunicazione satellitare per scopi governativi, soprattutto nei settori della difesa e della sicurezza nazionale, siano compatibili con gli impegni presi dall’Italia in sede UE e che la crittografia, così come il software e l’hardware utilizzati, siano interamente sotto il controllo del committente del servizio. In sostanza, si esclude la possibilità che la gestione della crittografia resti nelle mani di soggetti privati, un punto che Stroppa ha interpretato come un attacco diretto a Musk e alla sua azienda.
Le tensioni non si limitano al Ddl Spazio. Da tempo, Stroppa esprime posizioni critiche nei confronti del governo, arrivando a sostenere pubblicamente la necessità di un rimpasto e criticando apertamente il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi. Attraverso sondaggi lanciati su X, ha alimentato il dibattito su possibili cambiamenti nell’esecutivo. Questa crescente freddezza nei rapporti tra Musk e il governo italiano sembra riflettersi anche nelle difficoltà di SpaceX a ottenere il via libera per un impiego più esteso della sua costellazione satellitare nel Paese.
Anche il Quirinale sembra mantenere una certa distanza rispetto all’ipotesi di un utilizzo su larga scala di Starlink in Italia. Nonostante i tentativi di mediazione, l’impasse non è stato superato, nemmeno dopo che Stroppa ha ridotto il suo coinvolgimento diretto nelle trattative, lasciando spazio a figure aziendali più diplomatiche.