
Quella che doveva essere un’avventura indimenticabile nel deserto del Sahara si è trasformata in tragedia per Pierandrea Ferrari, 56enne ed ex rugbista veneto, deceduto sabato scorso mentre attraversava il deserto africano insieme ad alcuni amici. Un malore improvviso lo ha colpito, rivelandosi fatale nonostante i tentativi di soccorso da parte dei compagni di viaggio e del personale medico.
L’ex campione d’Italia di rugby Under 15, di professione agente di commercio, si trovava in Marocco per una spedizione accuratamente pianificata, che avrebbe dovuto concludersi domenica con il rientro in Italia. Il viaggio, invece, si è interrotto bruscamente il 20 febbraio, quando Ferrari ha accusato i primi sintomi mentre attraversava le alture sabbiose vicino alla città di Ouarzazate.
Quel giorno aveva iniziato a manifestare tosse e difficoltà respiratorie, sintomi che inizialmente aveva sottovalutato. Tuttavia, il quadro clinico è peggiorato rapidamente, fino a un’improvvisa febbre molto alta che ha reso necessario il ricovero in ospedale. I medici, dopo le prime analisi, hanno riscontrato la presenza di liquido nei polmoni e, successivamente, confermato un edema polmonare.
Nonostante il tempestivo collegamento a un respiratore, le sue condizioni sono peggiorate ulteriormente fino al decesso, avvenuto nella serata di sabato. Ora la famiglia attende il rimpatrio della salma per i funerali. La compagna e il fratello hanno avviato le pratiche burocratiche con il Consolato italiano in Marocco per organizzare il ritorno in patria.
Numerosi i messaggi di cordoglio dal mondo dello sport. “Ci ha lasciato mentre era in vacanza in Marocco Pierandrea Ferrari, ex giocatore delle giovanili del Petrarca e della Tre Pini negli anni ‘80. Un forte abbraccio al fratello Fabio, anche lui ex giocatore, e alla sua famiglia, da tutti noi del Petrarca Rugby”, si legge nel messaggio diffuso dal club.