
CITTÀ DEL VATICANO – Il Santo Padre ha vissuto nel primo pomeriggio un’improvvisa crisi di broncospasmo, che ha causato un episodio di vomito con inalazione, determinando un peggioramento repentino del quadro respiratorio.
Papa: 24-48 ore per capire se c’è peggioramento
Papa Francesco ha avuto oggi, 28 febbraio, una “crisi di broncospasmo e vomito”. L’episodio si è verificato “dopo una mattinata trascorsa alternando la fisioterapia respiratoria alla preghiera in Cappella”, e per questo motivo la “prognosi resta riservata”. Si attendono le prossime “24/48 ore per capire” l’evoluzione delle sue condizioni e valutare l’eventuale “peggioramento”.
Secondo quanto riferito, “il Santo Padre è stato prontamente broncoaspirato e ha iniziato la ventilazione meccanica non invasiva, con una buona risposta sugli scambi gassosi”. Viene inoltre sottolineato che “il Santo Padre è sempre rimasto vigile e orientato, collaborando alle manovre terapeutiche”. In mattinata, prima dell’accaduto, ha ricevuto l’Eucarestia.
Secondo quanto riferito, il Pontefice aveva trascorso la mattinata alternando momenti di fisioterapia respiratoria alla preghiera in cappella. Al manifestarsi della crisi, è stato sottoposto con urgenza a broncoaspirazione e ha iniziato la ventilazione meccanica non invasiva, mostrando una buona risposta sugli scambi gassosi. Nonostante la complessità della situazione, il Papa è sempre rimasto vigile e orientato, collaborando attivamente con i medici.
La prognosi resta riservata, mentre proseguono le cure per stabilizzare il quadro clinico del Pontefice.