
Uno scontro senza precedenti si è consumato nello Studio Ovale durante la visita di Volodymyr Zelensky alla Casa Bianca. L’incontro, che avrebbe dovuto sancire la firma di un accordo sulle terre rare tra Stati Uniti e Ucraina, è invece degenerato in un duro confronto davanti alle telecamere, senza alcuna intesa finale.
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I toni si sono fatti subito accesi, con Donald Trump che ha attaccato il presidente ucraino, accusandolo di “mettersi in una pessima posizione” e di “giocare con la Terza guerra mondiale”. Il leader americano ha poi rincarato la dose, affermando che Kiev dovrebbe mostrare “maggiore riconoscenza” per il sostegno ricevuto dagli Stati Uniti. “Non hai carte in mano”, ha insistito Trump. Secca e altrettanto dura la replica di Zelensky: “Non sono venuto qui per giocare a carte”, ha ribattuto, visibilmente irritato.
L’incontro si è chiuso senza alcun progresso e la conferenza stampa congiunta, prevista in un primo momento, è stata annullata. Più tardi, Trump ha affidato ai social il suo commento sulla vicenda, dichiarando che “Zelensky non è pronto per la pace” e accusandolo di aver “mancato di rispetto agli americani”. Da parte sua, il presidente ucraino ha cercato di smorzare la tensione, ringraziando gli Stati Uniti e sottolineando che “lavoriamo per una pace giusta”.
La reazione dell’Europa non si è fatta attendere. I principali leader europei hanno espresso solidarietà a Zelensky e hanno criticato l’atteggiamento di Trump. Tra i primi a intervenire ci sono stati Emmanuel Macron, Pedro Sánchez, Olaf Scholz, Ursula von der Leyen, António Costa e Roberta Metsola, tutti compatti nel ribadire il loro sostegno a Kiev. Anche la premier italiana Giorgia Meloni ha preso posizione, chiedendo un “vertice immediato tra Stati Uniti, Europa e alleati” per affrontare la crisi.
Dall’altra parte, Viktor Orbán ha espresso invece apprezzamento per la posizione di Trump, così come la Russia, che ha accolto con favore lo scontro tra i due leader. Un consigliere di Vladimir Putin ha definito l’incontro “storico”, mentre Dmitry Medvedev ha commentato con toni sprezzanti, affermando che “il porco insolente ha finalmente ricevuto una bella sberla nello Studio Ovale”.
Anche Elon Musk ha voluto dire la sua, commentando che “Zelensky si è distrutto da solo davanti agli americani”, sottolineando il danno d’immagine subito dal leader ucraino.