
La salute di Papa Francesco continua a destare preoccupazione, con il quadro clinico che rimane “complesso”. Secondo le ultime informazioni diffuse da fonti vaticane, i medici non sono ancora in grado di sciogliere la prognosi, annunciando che nelle prossime 48 ore sarà necessario monitorare gli effetti della crisi di broncospasmo che ha colpito il Pontefice ieri. La durata dell’attacco rimane incerta e, fortunatamente, non si sono registrati ulteriori episodi simili.
Le fonti hanno precisato che lo spasmo non è legato a problemi di alimentazione poiché ha interessato i bronchi e non lo stomaco, senza coinvolgere altri organi. Inoltre, non sono stati registrati segni di febbre e il Papa continua a mantenere un umore “buono”.
In un aggiornamento diffuso questa mattina, la Sala Stampa Vaticana ha reso noto che Papa Francesco si è svegliato, ha fatto colazione, bevuto il caffè e letto i quotidiani. Nonostante la sua condizione di salute, la sua routine non è stata completamente compromessa.
Angelus diffuso solo in forma scritta per la terza settimana consecutiva
A causa del suo stato di salute, anche domani, domenica 2 marzo, l’Angelus sarà trasmesso esclusivamente in forma scritta. Si tratta della terza settimana consecutiva in cui il Papa non recita l’Angelus in pubblico, segno della sua necessità di riposo e di un recupero graduale.
Preghiere per il Papa: l’auspicio di mons. Giuliodori
Mons. Claudio Giuliodori, Assistente Ecclesiastico Generale dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, ha espresso il suo pensiero in un’omelia celebrata a San Pietro durante la Messa per il Giubileo della Fondazione Policlinico Universitario A. Gemelli. “Il nostro pensiero va in primo luogo al Santo Padre, che pensavamo di poter incontrare oggi, ma che ci ha sorpreso venendo lui stesso da noi al Policlinico Gemelli”, ha dichiarato. Mons. Giuliodori ha poi manifestato la speranza che Papa Francesco possa “riprendersi pienamente e in tempi brevi”, ricordando anche l’importanza del supporto dei medici e delle preghiere di tutto il mondo per il Pontefice.
La comunità dell’ospedale Gemelli, presente alla celebrazione, ha attraversato la Porta Santa dopo un pellegrinaggio partito da Piazza Pia alle ore 10, con il sostegno spirituale di Don Nunzio Currao.