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Tragedia familiare a Riva del Garda: Francesca Rozza uccide la madre e chiama i carabinieri

Pubblicato: 01/03/2025 10:14

Un dramma familiare ha scosso la notte a Riva del Garda, in Trentino. Francesca Rozza, 61 anni, ha chiamato i carabinieri all’alba, la voce tremante: “Ho ucciso mia madre”. All’altro capo del telefono, un attimo di silenzio prima che l’operatore le chiedesse cosa fosse successo. Poi la donna, ancora sotto shock, ha confessato: l’anziana madre di 91 anni giaceva senza vita nel loro appartamento in via Grazia Deledda.
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Un gesto estremo dopo anni di assistenza

Da anni Francesca Rozza si prendeva cura della madre, un compito logorante che si era intensificato dopo la morte del padre. Nella notte, qualcosa è crollato dentro di lei. Secondo gli inquirenti, l’omicidio sarebbe avvenuto d’impeto, senza premeditazione.

Nel buio della camera da letto, in un momento di esasperazione e solitudine, ha afferrato il cavo di una lampada e ha strangolato la madre nel sonno. Un’azione brutale, segnata forse da un dolore soffocato per troppo tempo.

L’allarme e l’arrivo dei carabinieri

Poco dopo le 5:45 del mattino, è stata lei stessa a comporre il numero delle forze dell’ordine, con una voce incrinata dal rimorso. Quando i carabinieri di Riva del Garda sono arrivati, l’hanno trovata seduta vicino al corpo della madre, gli occhi persi nel vuoto.

Non ha opposto resistenza. È stata condotta in caserma per gli accertamenti, mentre gli investigatori cercavano di ricostruire la dinamica esatta della tragedia.

Un caso di disperazione silenziosa?

Dietro questo omicidio familiare, gli inquirenti cercano di capire se si trattasse di un dramma maturato nel tempo. La pressione di assistere un genitore anziano, l’isolamento e il peso emotivo potrebbero aver alimentato il gesto estremo di una donna che fino a ieri era considerata una figlia devota.

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Ultimo Aggiornamento: 01/03/2025 12:48

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