
ROMA – Tragedia nel quartiere di Fidene, nella zona nord-ovest della Capitale. Alberto Donato, 31 anni, è stato trovato senza vita nella sua abitazione di via Rodolfo Morandi dalla fidanzata, nella mattinata di domenica, intorno alle 10.30. Un caso che presenta ancora molte incognite: il giovane stava bene e non aveva mai manifestato problemi di salute.
La donna, sconvolta, ha raccontato agli investigatori del distretto Fidene, diretti da Isea Ambroselli, di averlo visto la sera precedente. Poi, la tragica scoperta: Donato era riverso sul divano, privo di vita. All’arrivo della polizia, l’appartamento è stato trovato chiuso dall’interno, senza segni di effrazione sulle finestre e senza elementi evidenti che potessero spiegare la morte. Nessuna traccia di droga in casa, nessun segno di violenza sul corpo.
Le cause del decesso restano un enigma. Tra le ipotesi al vaglio, un malore improvviso o una possibile intossicazione da monossido di carbonio. Sarà l’autopsia a fare chiarezza e a stabilire se dietro la morte del giovane ci sia un evento naturale o un altro fattore ancora ignoto.
Nel frattempo, il dolore ha avvolto la palazzina di via Morandi, dove decine di amici della vittima si sono radunati per ricordarlo. Sconvolti, cercano risposte a una tragedia inspiegabile.