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Vertice Londra: “Vicini all’Ucraina”. Adesso piano di pace: un mese di tregua. “Dobbiamo armarci”

Pubblicato: 02/03/2025 18:50

Si è concluso a Lancaster House, nel cuore di Londra, il vertice europeo sulla sicurezza dell’Ucraina e il rafforzamento della difesa comune. Al centro dell’incontro, il premier britannico Keir Starmer e il presidente francese Emmanuel Macron hanno discusso un piano condiviso per la pace in Ucraina, che sarà successivamente sottoposto al presidente americano Donald Trump. L’obiettivo principale del vertice, come sottolineato da Starmer, è stato quello di raccogliere il pieno sostegno degli alleati europei per questa iniziativa. “Siamo oggi a uno storico punto di svolta. Non è il momento di parlare, ma di agire”, ha dichiarato il premier britannico, annunciando che i leader coinvolti si incontreranno nuovamente a breve per garantire continuità al piano di pace.

Starmer ha rivelato di aver avuto una conversazione diretta con Trump alla vigilia del vertice, senza entrare nei dettagli ma evidenziando che il dialogo è stato costruttivo e in linea con l’obiettivo di unire gli sforzi di Regno Unito, Europa e Stati Uniti verso una pace duratura. Il piano di pace include il rafforzamento della capacità di difesa dell’Ucraina, la creazione di un sistema di sicurezza europeo e il coinvolgimento attivo degli Stati Uniti. Questa proposta si pone come un passo decisivo verso la fine del conflitto, ma Starmer ha anche avvertito che saranno necessarie azioni immediate da parte degli alleati più motivati, dichiarando che il Regno Unito è pronto a fare la sua parte con truppe sul terreno e mezzi aerei.

Tregua di un mese

Francia e Gran Bretagna propongono una tregua di un mese in Ucraina, con l’obiettivo di fermare i combattimenti nell’aria, nei mari e nelle infrastrutture energetiche. L’annuncio è arrivato dal presidente francese Emmanuel Macron, che in un’intervista a Le Figaro ha sottolineato l’importanza di una pausa nei combattimenti su un fronte che definisce “immenso, l’equivalente della linea Parigi-Budapest”.

L’idea di una tregua mirata permetterebbe di valutare con precisione l’impatto di una sospensione delle operazioni militari in settori strategici, senza fermare completamente il conflitto. Tuttavia, resta da vedere quale sarà la reazione di Mosca e di Kiev a questa proposta.

Aiuti a Kiev e coalizione di volenterosi

Parallelamente, i leader internazionali hanno riaffermato l’impegno a garantire il flusso costante di aiuti militari a Kiev, ribadendo che l’Ucraina sarà un elemento imprescindibile di qualsiasi accordo di pace futuro. Starmer ha inoltre annunciato un nuovo accordo che permetterà all’Ucraina di accedere a 1,6 miliardi di sterline in finanziamenti per acquistare 5.000 missili di difesa aerea, una misura definita cruciale per proteggere le infrastrutture strategiche del Paese. Il premier britannico ha anche proposto la formazione di una coalizione di volenterosi per sostenere e far rispettare un eventuale accordo di pace, confermando il ruolo centrale del Regno Unito in questo scenario.

Von der Leyen: “Dobbiamo riarmare l’Europa”

La presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, presente al vertice, ha lanciato un appello accorato per rafforzare la difesa comune europea, sottolineando che “dobbiamo riarmare urgentemente l’Europa”. Secondo Von der Leyen, la sicurezza dell’Unione Europea richiede un aumento significativo degli investimenti nel settore della difesa e uno sforzo coordinato per mettere l’Ucraina in una posizione di forza sia militare sia economica. “L’Ucraina deve diventare un porcospino d’acciaio, indigesto per qualsiasi invasore”, ha dichiarato la presidente, anticipando che proporrà un piano dettagliato in occasione del Consiglio europeo straordinario del 6 marzo. Von der Leyen ha ribadito che la debolezza genera conflitti e che solo attraverso una risposta forte si potrà garantire la stabilità a lungo termine.

Italia al fianco dell’Ucraina

Anche l’Italia ha avuto un ruolo di primo piano nel vertice. La presidente del Consiglio Giorgia Meloni, dopo un bilaterale con Starmer a Downing Street, ha incontrato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Meloni ha ribadito il pieno sostegno dell’Italia al popolo ucraino, sottolineando l’importanza dell’unità tra Europa e Stati Uniti per raggiungere una pace giusta e duratura. “Se ci dividiamo, saremo tutti più deboli”, ha affermato Meloni, evidenziando il ruolo strategico di Italia e Regno Unito come ponti per rafforzare il dialogo transatlantico. Durante il colloquio con Zelensky, la premier ha confermato l’impegno italiano nel garantire sovranità e sicurezza all’Ucraina, dichiarando che il futuro del Paese passa necessariamente per una cooperazione stretta tra gli alleati occidentali.

Osservazioni del Cremlino

Mentre a Londra si definivano i dettagli di un piano per la pace, il Cremlino osservava con attenzione gli sviluppi, facendo trapelare che i recenti cambiamenti nella politica estera americana sono in linea con la visione strategica di Mosca. Questo scenario, unito alle tensioni crescenti sul campo, rende ancora più urgente una risposta coordinata da parte dell’Occidente. Il vertice di Londra si è quindi concluso con un impegno chiaro: trasformare le dichiarazioni in azioni concrete, lavorando insieme per costruire un futuro di stabilità e sicurezza. Tutti gli occhi sono ora puntati sul Consiglio europeo di marzo, dove saranno delineati i prossimi passi di questa complessa partita geopolitica.

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Ultimo Aggiornamento: 02/03/2025 22:57

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