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Auto elettrica, Bruxelles tira dritto ma cresce l’opposizione interna: Ppe sul piede di guerra

Pubblicato: 03/03/2025 17:48

L’Unione Europea sembra decisa a proseguire senza deviazioni sulla strada dell’auto elettrica, ignorando i segnali del mercato e le perplessità politiche emerse in diversi Paesi membri. Nonostante la crescente opposizione da parte di governi e cittadini, la Commissione Europea si prepara a presentare mercoledì il nuovo piano per il settore automobilistico, puntando su incentivi e misure di sostegno per la diffusione dei veicoli elettrici.

Le misure previste dal piano Ue

Secondo le bozze circolate in questi giorni, il piano dell’Ue prevede misure per rafforzare la domanda di auto elettriche. Tra le principali iniziative troviamo:

  • Incentivi nazionali all’acquisto, con linee guida comuni per tutti gli Stati membri.
  • Sostegno al leasing sociale e al mercato dell’usato per aumentare l’accessibilità dei veicoli elettrici.
  • Rinnovo delle flotte aziendali con auto elettriche.
  • Fondi per la produzione di batterie in Europa, incentivando il Made in Europe.

Il piano non include alcune richieste fondamentali del settore, come la sospensione delle multe previste dal 2025 per chi non rispetta i target intermedi di riduzione delle emissioni di CO2. Inoltre, rimane invariata la decisione di vietare la vendita di auto con motori a combustione interna dal 2035.

Le reazioni del settore e della politica

Le misure proposte da Bruxelles hanno scatenato forti reazioni nel mondo politico ed economico. Soprattutto in Italia e Germania, i Paesi più colpiti dal piano green. Il centrodestra europeo ha sollevato critiche, con il Partito Popolare Europeo che ha espresso forti dubbi sulla fattibilità del divieto del 2035, definendolo “irrealistico“.

Deborah Bergamini, vicepresidente del Ppe all’assemblea del Consiglio d’Europa, ha dichiarato: Non è pensabile vietare la vendita di mezzi con motori a combustione interna dal 2035″. In Italia, la Lega e il gruppo de I Patrioti si preparano a presentare un documento per chiedere:

  • L’abolizione del divieto di vendita per benzina e diesel dal 2035.
  • L’eliminazione delle multe per il mancato rispetto degli obiettivi di CO2.
  • Una revisione complessiva della strategia Ue sull’automotive.

Paolo Borchia, capo delegazione della Lega al Parlamento europeo, ha attaccato il piano Ue definendolo un suicidio economico per l’Europa“, mentre Carlo Fidanza (Fratelli d’Italia) ha auspicato un’alleanza con il Ppe per bloccare le misure più stringenti.

Ultime trattative prima della presentazione

Oggi sarà l’ultima giornata utile per eventuali modifiche prima della presentazione ufficiale del piano da parte della presidente della Commissione, Ursula von der Leyen. Il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha sottolineato l’importanza del momento: Sulle auto serve una svolta vera, sono ore decisive”.

Resta da vedere se Bruxelles manterrà la sua linea intransigente o se ci saranno aperture per rivedere le politiche sull’automotive. La battaglia tra sostenibilità ambientale ed esigenze economiche è più accesa che mai. E la novità più clamorosa è che il Ppe sembra volersi opporre alla prosecuzione del Green Deal della Von der Leyen.

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