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Europa armata, nel Pd esplodono le differenze (anche a Bruxelles)

Pubblicato: 04/03/2025 23:45

Una mattina di silenzio ha preceduto la decisione di Elly Schlein di schierarsi contro la proposta di Ursula von der Leyen. In un comunicato nel pomeriggio, la segretaria del PD ha bocciato la proposta della presidente della Commissione europea, affermando: “Quella presentata oggi non è la strada che serve all’Europa. Alla Ue serve la difesa comune, non il riarmo nazionale. Sono due cose molto diverse”. Schlein ha aggiunto che è “inaccettabile” utilizzare “i fondi di coesione per finanziare le spese militari nazionali”.

La sua apertura alle posizioni del M5S, tuttavia, non ha avuto l’effetto sperato di convincere Giuseppe Conte a partecipare alla manifestazione per l’Europa del 15 marzo: “È grave se ci sarà chi è a favore del riarmo e chi è contro”, ha dichiarato l’ex premier. Nel frattempo, prima di rilasciare il comunicato, Schlein aveva già espresso le sue preoccupazioni telefonicamente con il premier spagnolo Pedro Sánchez, consapevole del rischio di trovarsi isolata rispetto agli altri membri del gruppo dei Socialisti e Democratici europei. Infatti, i leader di Francia, Spagna e Germania, pur con alcune riserve, non hanno bocciato il piano. Tuttavia, anche all’interno del PD la posizione di Schlein ha suscitato dubbi. Pina Picierno ha lanciato un appello “Per un’Europa libera e forte”, un manifesto che non sembra allineato con la segretaria. Tra i primi a sottoscriverlo ci sono Alberto Losacco, Alessandro Alfieri, Lia Quartapelle e Filippo Sensi, mentre Lorenzo Guerini ha annunciato che lo firmerà anche lui.

Il nome di Losacco, però, ha attirato l’attenzione, dato che è un fedelissimo di Dario Franceschini, che proprio l’altro giorno ha incontrato Paolo Gentiloni. Entrambi sono preoccupati per la linea del PD sulle questioni internazionali, in particolare sulla guerra in Ucraina. Guerini ha dichiarato che non è più rinviabile un vero passo verso una Difesa europea, sostenendo che “ora o mai più” è il momento di farlo per la sicurezza dei nostri Paesi. Tuttavia, ha criticato l’uso dei fondi di coesione e la mancanza di coraggio nel fare un vero salto in avanti per la difesa europea.

I sostenitori di Schlein, tuttavia, non sono d’accordo. Andrea Orlando ha dichiarato che “nelle parole di von der Leyen non c’è l’Europa che vorremmo”, mentre Arturo Scotto ha parlato di “un capolavoro di stupidità”. Anche Roberto Speranza ha bocciato la proposta di von der Leyen, e Marco Tarquinio ha ribadito la sua posizione a favore di una trattativa diretta con Putin.

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