
L’Intelligence ha pubblicato la relazione annuale sul terrorismo. Il documento avverte che l’Italia continua a essere un obiettivo per la propaganda jihadista. Il motivo riguarda la sua centralità nel mondo cristiano, l’impegno nella coalizione globale anti-Daesh e la presenza di luoghi simbolo della cultura occidentale.
Leggi anche: Papa Francesco “ha dormito bene, notte tranquilla”: il bollettino medico
Il conflitto tra Israele e Hamas ha alimentato una nuova ondata di propaganda da parte di Daesh e Al Qaeda. I gruppi terroristici vedono l’Italia come un possibile bersaglio a causa della sua presunta posizione filo-israeliana.
Minacce e rischi sul territorio nazionale
L’attentato incendiario al Consolato statunitense di Firenze tra il 31 gennaio e il 1 febbraio 2024 rientra in questo scenario di rischio. L’Intelligence segnala la diffusione di materiale propagandistico che incita ad attaccare luoghi di culto cristiani.
Il ruolo del web e le rotte di ingresso
Il web rappresenta ancora uno strumento centrale per il reclutamento e l’incitamento alla violenza. Ma la minaccia non arriva solo dalla rete. L’Intelligence ha individuato sul territorio nazionale soggetti legati all’Isis della provincia di Khorasan. Alcuni di loro sono entrati nell’area Schengen passando per la Turchia e i Balcani occidentali.
Espulsioni e misure di sicurezza
Nel 2024, grazie all’azione dell’Intelligence, sono stati eseguiti 82 rimpatri di individui ritenuti pericolosi per la sicurezza nazionale. Il monitoraggio e la prevenzione restano al centro delle strategie per proteggere il Paese.