La Guardia di Finanza ha perquisito gli uffici e l’abitazione di Cristiano Cannarsa, amministratore delegato di Sogei, la società informatica controllata dal Ministero dell’Economia e delle Finanze. Cannarsa è indagato per tentato peculato, un reato che si configura quando un pubblico ufficiale o un incaricato di pubblico servizio cerca di appropriarsi di denaro o beni pubblici senza riuscirci. L’inchiesta segna un nuovo capitolo in un’indagine che, in pochi mesi, ha azzerato i vertici della società.
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L’indagine della procura di Roma
L’inchiesta è coordinata dai pm Gianfranco Gallo e Lorenzo Del Giudice e si allarga dopo l’arresto del direttore generale Paolino Iorio, sorpreso lo scorso 15 ottobre mentre intascava una tangente da 15 mila euro. Secondo l’accusa, a pagarlo sarebbe stato Massimo Rossi, imprenditore hi-tech di rilievo, con l’obiettivo di pilotare gli appalti della società.
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Il ruolo strategico di Sogei
Sogei è una società in house del Ministero dell’Economia e delle Finanze, specializzata in ICT e sicurezza informatica. La società gestisce servizi digitali strategici per la Pubblica Amministrazione, in particolare per le Agenzie fiscali e il Mef, rivestendo un ruolo centrale nella gestione dei dati e delle infrastrutture finanziarie dello Stato.
Il profilo di Cannarsa
Cristiano Cannarsa, ingegnere meccanico, vanta una lunga carriera ai vertici della pubblica amministrazione: è stato amministratore delegato di Consip, dirigente di Cassa Depositi e Prestiti e consigliere d’amministrazione di Terna. Ora il suo nome si aggiunge alla lista degli indagati in un’inchiesta che, in soli cinque mesi, ha sconvolto gli equilibri interni di Sogei.
