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Addio Bruno Pizzul: morto a 87 anni, è stata la voce più famosa dello sport italiano

Pubblicato: 05/03/2025 07:31

È venuto a mancare all’ospedale di Gorizia Bruno Pizzul, una delle voci più emblematiche del giornalismo sportivo italiano. A breve avrebbe festeggiato il suo 87° compleanno.

Nato a Udine il 8 marzo 1938, Pizzul entrò in Rai nel 1969 e nel 1970 commentò la sua prima partita, Juventus-Bologna, durante uno spareggio di Coppa Italia. Dopo il Mondiale del 1986, diventò la voce ufficiale delle partite della Nazionale italiana, commentando le sue gare in ben cinque Mondiali e quattro Europei, concludendo la sua carriera nell’agosto del 2002, con la partita Italia-Slovenia (0-1).

Oltre alle telecronache, Pizzul ha anche guidato programmi iconici come Domenica Sprint e la Domenica Sportiva.

La sua caratteristica distintiva era la sobrietà. In una delle sue ultime interviste, aveva dichiarato: “I telecronisti di oggi sono bravi, ma parlano troppo“. Non amava il ritmo frenetico né nelle sue cronache, neppure quando faceva telecronache a due voci, una novità che aveva contribuito a introdurre, né nelle sue analisi.

Passione per il calcio che aveva iniziato a coltivare da giovane, giocando nella squadra parrocchiale di Cormons, la Cormonese, e in seguito nella Pro Gorizia. Dopo aver intrapreso la carriera da calciatore professionista, fu ingaggiato dal Catania nel 1958, ma un infortunio al ginocchio pose fine alla sua carriera sul campo.

Laureato in giurisprudenza, insegnò lettere nelle scuole medie prima di entrare in Rai. La sua carriera come commentatore sportivo iniziò ufficialmente nel 1970, con il suo debutto nella telecronaca di Juventus-Bologna. Nel 1972 raccontò la sua prima finale internazionale, quella dell’Europeo vinto dalla Germania Ovest contro l’URSS. Un altro momento storico fu il 16 maggio 1973, quando, dalla sua voce, milioni di italiani ascoltarono la vittoria del Milan in Coppa delle Coppe contro il Leeds Utd.

Il 29 maggio 1985, durante la tragica finale di Coppa dei Campioni all’Heysel, Pizzul fu costretto a narrare uno degli eventi più drammatici della storia del calcio. “È stata una telecronaca che non avrei mai voluto fare”, disse, ricordando come fu difficile raccontare una tragedia che andava oltre lo sport.

Bruno Pizzul ha continuato a raccontare le gesta della Nazionale italiana fino al 21 agosto 2002, dopo aver narrato per decenni ogni sua avventura nei grandi tornei internazionali. Il suo ultimo commento per la Rai fu la partita amichevole Italia-Slovenia, in cui l’Italia perse 1-0 a Trieste, segnando anche il suo addio definitivo alla televisione di Stato.

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