
Dopo le recenti rivelazioni dell’inchiesta giudiziaria sull’urbanistica milanese, la segretaria del Partito Democratico, Elly Schlein, ha annunciato la sospensione della discussione sul Ddl ‘Salva-Milano’, attualmente in esame al Senato. “Dopo i gravi fatti emersi oggi dalla magistratura, è evidente che non ci sono le condizioni per andare avanti con il provvedimento”, ha dichiarato Schlein, esprimendo inoltre solidarietà al sindaco Giuseppe Sala, che sembrerebbe essere stato indirettamente coinvolto nelle dinamiche politiche legate alla vicenda.
La posizione del Comune di Milano
Il dietrofront del PD segue quello del Comune di Milano, che ha annunciato ufficialmente di non sostenere più l’iter legislativo della norma. Il provvedimento era nato con l’obiettivo di sbloccare l’edilizia nel capoluogo lombardo, ma le nuove accuse di corruzione che coinvolgono l’ex dirigente comunale Giovanni Oggioni e altri due funzionari hanno cambiato lo scenario politico e giuridico.
Palazzo Marino ha anche comunicato l’intenzione di costituirsi parte civile nel procedimento in corso. “Alla luce delle ipotesi di reato emerse dall’ordinanza del GIP del 21 febbraio 2025, l’Amministrazione considera di costituirsi parte civile”, si legge in una nota ufficiale. Inoltre, il Comune ha ribadito le misure già adottate dal 2020 per rafforzare la trasparenza e prevenire conflitti di interesse all’interno della Commissione comunale per il Paesaggio e dello Sportello Unico per l’Edilizia.
Le misure adottate dal Comune
Palazzo Marino ha voluto ricordare le azioni già intraprese per garantire maggiore trasparenza nel settore urbanistico. Tra queste:
- Febbraio 2024: adeguamento dello Sportello Unico per l’Edilizia alle indicazioni del GIP riguardo alla pianificazione attuativa e alla ristrutturazione edilizia.
- Settembre 2024: modifica del regolamento della Commissione comunale per il Paesaggio, introducendo criteri più stringenti per garantire l’indipendenza dei membri.
- Novembre 2024: rafforzamento delle restrizioni nei contatti tra funzionari comunali e utenti privati nel settore edilizio.
- Marzo 2025: avvicendamento di alcuni dirigenti dell’area urbanistica per garantire una maggiore discontinuità gestionale.
- Maggio 2023 – Novembre 2024: aggiornamento degli oneri di urbanizzazione e dei criteri di monetizzazione dello standard urbanistico.
- Avvio dei lavori per un nuovo Piano di Governo del Territorio.
Alla luce di questi interventi e delle nuove rivelazioni giudiziarie, il Comune ritiene che il Ddl ‘Salva-Milano’ non sia più sostenibile, chiudendo di fatto la possibilità di una sua approvazione. Il caso resta aperto e la magistratura continua a indagare sugli sviluppi della vicenda, che potrebbe avere ripercussioni significative sulla gestione urbanistica della città nei prossimi mesi.