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Manuela Bianchi, cos’ha detto nell’interrogatorio: “Dassilva disse che c’era un cadavere”

Pubblicato: 05/03/2025 23:01

L’indagine sull’omicidio di Pierina Paganelli, la 78enne trovata morta nel sottoscala del condominio di via del Ciclamino a Rimini il 3 ottobre 2023, continua a riservare colpi di scena. Manuela Bianchi, nuora della vittima e vicina di casa, ha ammesso di aver incontrato Louis Dassilva prima del ritrovamento del corpo, smentendo le dichiarazioni precedenti. L’interrogatorio, durato tredici ore, ha portato alla luce nuove dinamiche che potrebbero cambiare il corso dell’inchiesta.

Il ruolo di Manuela Bianchi e la versione contrastante

Fino a ieri, Bianchi aveva dichiarato di aver scoperto il corpo di Pierina Paganelli la mattina del 4 ottobre, dopo aver accompagnato la figlia a scuola. Tuttavia, i rilievi fonometrici di una telecamera posizionata nei pressi della scena del crimine hanno rivelato che la donna non era sola nei momenti immediatamente successivi alla scoperta del cadavere. Il microfono del dispositivo ha registrato una conversazione tra due persone, presumibilmente Bianchi e Dassilva.

Di fronte a queste nuove prove, Bianchi ha ammesso di aver parlato con Dassilva, che le avrebbe riferito della presenza di un cadavere nel sottoscala senza specificarne l’identità. Inoltre, secondo la sua versione, sarebbe stato lui a suggerirle cosa dire alle autorità durante la chiamata ai soccorsi.

Dassilva nega ogni coinvolgimento

Di fronte alle dichiarazioni di Bianchi, gli avvocati di Dassilva, Riario Fabbri e Andrea Guidi, hanno sostenuto che il loro assistito non era presente in garage al momento della scoperta del corpo. Secondo la loro ricostruzione, Dassilva si trovava nel suo appartamento e sarebbe stato informato dell’accaduto da Bianchi stessa, che aveva bussato alla sua porta per dirgli del cadavere nel sottoscala.

L’indagine e il coinvolgimento della famiglia

Il caso è seguito con grande attenzione anche dai figli di Pierina Paganelli, tra cui Giuliano Saponi, marito di Manuela Bianchi, che all’epoca dell’omicidio si trovava in ospedale a causa di un incidente avvenuto mesi prima. Gli avvocati della famiglia Paganelli, Monica e Marco Lunedei, hanno dichiarato che i figli della vittima stanno elaborando le nuove informazioni trapelate e attendono conferme ufficiali sulle circostanze che hanno portato all’iscrizione di Bianchi nel registro degli indagati per favoreggiamento.

Prossimi passi dell’inchiesta

Mentre gli inquirenti proseguono con le verifiche, l’attenzione è ora puntata sulla valutazione delle nuove prove emerse e sulle eventuali responsabilità di Bianchi e Dassilva. Al momento, non sono previsti ulteriori interrogatori di testimoni chiave, come il fratello di Bianchi o la moglie di Dassilva, Valeria Bartolucci, ma la possibilità di nuovi sviluppi resta aperta.

L’inchiesta, guidata dal pm Daniele Paci e dal capo della squadra mobile Marco Masia, mira a chiarire definitivamente il ruolo di ciascun indagato e a stabilire la verità su uno dei casi di cronaca nera più intricati degli ultimi anni.

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Ultimo Aggiornamento: 05/03/2025 23:02

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