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Papa Francesco, il messaggio forte: “Inutile tentare di esorcizzare la morte, bisogna farci i conti”

Pubblicato: 05/03/2025 17:57

Nel giorno delle Ceneri, che segna l’inizio della Quaresima, Papa Francesco riflette sulla fragilità della vita e sulla morte, definendola “una realtà con la quale dobbiamo fare i conti”. Costretto al riposo forzato in ospedale, non ha potuto presiedere la tradizionale celebrazione sull’Aventino, sostituito dal cardinale Angelo De Donatis, che ha letto il messaggio scritto dal Pontefice prima del ricovero.

Un messaggio di riflessione e speranza

Nel suo testo, il Papa sottolinea il significato profondo del rito: “Le ceneri ci aiutano a fare memoria della fragilità e della pochezza della nostra vita: siamo polvere, dalla polvere siamo stati creati e in polvere ritorneremo”. Citando i Salmi, aggiunge: “Sono tanti i momenti in cui, guardando la nostra vita personale o la realtà che ci circonda, ci accorgiamo che è solo un soffio ogni uomo che vive come un soffio si affanna, accumula e non sa chi raccolga”.

Le parole del Pontefice sembrano intrecciarsi con quelle pronunciate pochi giorni fa durante l’Angelus, quando aveva parlato della “benedizione” nascosta nella fragilità e della necessità di affidarsi al Signore nei momenti difficili. Oggi, nel suo messaggio, ribadisce che la precarietà dell’esistenza è un tema spesso evitato, ma inevitabile: “Nelle nostre società dell’apparenza proviamo a esorcizzare la morte in molti modi, ma essa resta una realtà ineludibile”.

Le fragilità del mondo e la speranza della Pasqua

Francesco non si sofferma solo sulla fragilità individuale, ma allarga lo sguardo alle “polveri sottili” che avvelenano il mondo: “La contrapposizione ideologica, la logica della prevaricazione, il ritorno di vecchie ideologie identitarie che teorizzano l’esclusione degli altri, lo sfruttamento delle risorse della terra, la violenza e la guerra tra i popoli”.

Nonostante le difficoltà, invita a non lasciarsi sopraffare dalla paura, ricordando che la Quaresima è un cammino verso la Pasqua, fonte di speranza. “Se riceviamo le ceneri con il capo chino per ricordare la nostra condizione, il tempo quaresimale non vuole lasciarci a testa bassa, ma ci esorta a guardare in alto, verso Colui che dagli abissi della morte risorge”.

Mentre la Quaresima liturgica ha inizio, quella del Papa continua da settimane.

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