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Bugie e verità di Trump: dove ha mentito (e dove no) nel suo durissimo attacco all’Europa

Pubblicato: 06/03/2025 07:59

Donald Trump ha dichiarato che «l’America è tornata», un’affermazione che riprende quella usata da Joe Biden nel 2020, quando sconfisse l’attuale presidente. Il discorso di Trump, tenuto davanti a una sessione congiunta di Camera e Senato, è arrivato a 43 giorni dall’inizio del suo secondo mandato, e ha toccato temi delicati come i rapporti con gli alleati, la questione dei dazi e la sospensione degli aiuti all’Ucraina. Trump ha annunciato di aver ricevuto da Volodymyr Zelensky una lettera in cui il presidente ucraino si dichiarava pronto a negoziare per la pace, e il suo staff ha confermato che sono ripresi i colloqui per un accordo sui minerali, interrotti dopo il conflitto nello Studio Ovale.
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Il presidente ha ribadito il suo impegno a porre fine al «selvaggio conflitto in Ucraina», ma ha sottolineato come gli Stati Uniti abbiano speso miliardi per sostenere la difesa ucraina, mentre l’Europa ha investito più risorse nell’acquisto di petrolio e gas russo che nel sostegno all’Ucraina. Deputati repubblicani del Freedom Caucus, come Chip Roy e Byron Donalds, pur confermando l’opposizione comune a Vladimir Putin, hanno espresso dubbi sull’opportunità di inviare ulteriori aiuti a Kiev.

Economia e immigrazione al centro del discorso

Trump ha dedicato una parte consistente del suo intervento all’economia e all’immigrazione, sollecitando il Congresso a intervenire per stimolare la crescita e ridurre il carico fiscale sulle famiglie americane. La portavoce della Casa Bianca, Karoline Leavitt, ha reso noto che un sondaggio della CBS ha mostrato come il 76% degli americani abbia apprezzato il discorso, definito «presidenziale» e capace di unire il Paese, piuttosto che dividerlo. Inoltre, molti hanno lodato anche il suo lato “intrattenente”. La First Lady Melania Trump è stata accolta da applausi al suo ingresso nella galleria, dove era accompagnata da figure come Elon Musk, apprezzato per il suo lavoro al Dipartimento per l’efficienza del governo, e Steve Witkoff, vicino al presidente.

Nel suo intervento, Trump ha sostenuto che, a sei settimane dal suo insediamento, la sua amministrazione aveva già raggiunto più risultati di quanto fatto da molte altre in anni di governo. Ha concluso con un invito a celebrare il ritorno della forza e della fiducia dell’America, affermando che «il Sogno Americano rinasce, più grande e migliore che mai». I repubblicani si sono alzati in piedi per applaudirlo, mentre i democratici sono rimasti in silenzio, mostrando cartelli con la scritta «falso». Un deputato democratico, Al Green, ha interrotto Trump più volte, accusandolo di non avere il mandato per tagliare Medicaid, venendo poi scortato fuori, mentre i repubblicani scandivano «Usa! Usa!».

Immigrazione e dazi: le promesse di Trump

Trump ha sollecitato il Congresso a stanziare fondi per realizzare «la più grande operazione di espulsione nella storia americana» e ha promesso di fornire un «immediato sollievo» alle famiglie americane. Ha attaccato Joe Biden per aver lasciato «un disastro economico» e lanciato una critica ai prezzi alle stelle, come quello delle uova. Nonostante ciò, ha riconosciuto che i dazi potrebbero avere ripercussioni sugli americani, chiedendo loro di pazientare se fossero necessari degli «aggiustamenti».

Sul fronte dell’immigrazione, Trump ha invitato a concentrare risorse per porre fine a quella che ha definito una «crisi». In galleria, accanto a Melania, c’erano familiari di vittime di crimini commessi da immigrati illegali, i genitori di una giovane transgender che si era sottoposta a un intervento chirurgico senza il consenso dei genitori e Marc Fogel, l’americano recentemente rilasciato dalla Russia, che era accompagnato dalla madre di 95 anni.

Un discorso che divide

Il discorso di Trump, pur incontrando il favore della sua base repubblicana e suscitando entusiastici applausi, ha creato fratture con i democratici. Le polemiche sulle politiche estere, economiche e sull’immigrazione sono destinati a segnare il dibattito politico nei prossimi mesi, con Trump che continua a delineare una visione dell’America fortemente incentrata sull’isolazionismo e sulla priorità dei bisogni interni.

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