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Caso Luca Canfora: riaperte le indagini sulla morte del costumista di Sorrentino

Pubblicato: 06/03/2025 22:41

La Procura di Napoli ha deciso di riaprire le indagini sulla morte di Luca Canfora, il costumista napoletano trovato senza vita nelle acque di Capri il 1° settembre 2023. Canfora, impegnato sul set del film Parthenope di Paolo Sorrentino, era stato inizialmente ritenuto vittima di un suicidio, ma i dubbi sollevati dalla famiglia hanno portato a una revisione del caso.

Nuova autopsia per chiarire le cause del decesso

Accogliendo la richiesta dei familiari, la Procura ha disposto la riesumazione del corpo di Canfora e l’esecuzione di una seconda autopsia per esaminare eventuali elementi finora trascurati. Nonostante l’ipotesi del suicidio resti la pista principale, gli inquirenti vogliono verificare ogni dettaglio prima di giungere a conclusioni definitive.

Il sostituto procuratore Silvio Pavia, sotto il coordinamento del procuratore aggiunto Alessandro Milita, ha affidato l’incarico a un esperto medico-legale, che condurrà nuovi accertamenti sulla salma. A vigilare sulle operazioni ci sarà anche un perito nominato dalla famiglia, che si avvale della consulenza di Luciano Garofano, ex comandante del RIS dei Carabinieri.

I dubbi della famiglia: elementi non compatibili con il suicidio

I familiari di Canfora contestano alcuni aspetti della prima ricostruzione. Tra le principali incongruenze segnalate ci sono:

  • L’assenza di fratture o lesioni compatibili con una caduta dall’alto, come inizialmente ipotizzato.
  • Le immagini delle telecamere di sorveglianza dei Giardini di Augusto, da cui secondo la ricostruzione ufficiale sarebbe precipitato, non mostrano il suo passaggio oltre un certo punto.
  • Il corpo è stato ritrovato in acqua da un canoista, senza segni evidenti di impatto con rocce o superfici dure.

«Ho visto la bara aperta, mio fratello non aveva fratture evidenti», ha dichiarato Giuseppe Canfora, fratello della vittima, in un’intervista rilasciata a Repubblica.

Tempi lunghi per i nuovi accertamenti

Gli inquirenti vogliono verificare se il corpo presenti segni di un’aggressione o di un’altra dinamica rispetto alla caduta accidentale. Il medico legale prevede che l’analisi richiederà tra i 60 e i 90 giorni.

La riapertura delle indagini rappresenta un passo importante per la famiglia, che da mesi chiede chiarezza sulle circostanze della morte di Luca Canfora. Con l’esito della nuova autopsia, si potrebbero finalmente ottenere risposte decisive su un caso che resta avvolto nel mistero.

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