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“Lo abbiamo noi”, la telefonata alla sorella di Andrea Prospero prima del ritrovamento del cadavere

Pubblicato: 06/03/2025 13:08

Prima che il corpo senza vita di Andrea Prospero venisse ritrovato in un appartamento di Perugia, la sorella del 19enne ha ricevuto una telefonata inquietante. A raccontarlo è stata lei stessa, gemella di Andrea, che insieme alla famiglia cerca di fare chiarezza su una morte inspiegabile, circondata da interrogativi e dettagli enigmatici. Tra questi, il ritrovamento accanto al giovane di numerose sim, più telefoni cellulari e carte di credito, elementi che contrastano con le umili condizioni economiche della sua famiglia.

La sera del 26 gennaio, quando Andrea risultava ancora scomparso da due giorni, il telefono della sorella ha squillato mentre si trovava negli uffici della Questura di Perugia per riferire agli inquirenti. Con lei c’erano i genitori e una coinquilina, e tutti hanno potuto ascoltare la conversazione in viva voce.

“La voce era alterata, metallica, sembrava quella di una bambina e ha detto: ‘Abbiamo il corpo’” ha raccontato la giovane, come riportato nella denuncia presentata subito dopo. “Non si capiva bene, così ho chiesto di ripetere dicendo: ‘Cosa?’ A quel punto la voce ha risposto ‘Sto**zzo’ e ha riattaccato”.

Gli investigatori non escludono che possa trattarsi di un macabro scherzo, visto che la sorella di Andrea aveva diffuso il proprio numero di telefono nei vari appelli per ritrovarlo. Tuttavia, i dubbi restano.

“La sua vita era normale fino alla scomparsa” continua a ribadire la giovane, escludendo categoricamente l’ipotesi del suicidio, così come il resto della famiglia. Inoltre, nessuno era a conoscenza del fatto che Andrea avesse affittato la stanza in cui è stato trovato morto.

“Perché si trovava lì? Da dove arrivavano tutte quelle sim e i telefoni?” si chiede il legale della famiglia, in attesa delle perizie medico-legali e degli accertamenti sui dispositivi elettronici del ragazzo, nella speranza di fare luce su un mistero ancora senza risposte.

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