
Jhoanna Nataly Quintanilla Valle, la 40enne babysitter salvadoregna trovata morta a Milano, sarebbe stata picchiata a morte. Questo è quanto emerge dai primi risultati dell’autopsia eseguita sul suo corpo, rinvenuto domenica nelle acque dell’Adda nel comune di Zelo Buon Persico, nel Lodigiano. L’esame condotto all’istituto di medicina legale di Pavia ha rivelato segni evidenti di violenza, con numerose ecchimosi e segni di soffocamento. Non sono emerse ferite da taglio né lesioni provocate da altri tipi di armi, suggerendo che la donna sia stata uccisa a mani nude. La causa della morte potrebbe quindi essere il soffocamento, avvenuto dopo che la donna è stata picchiata brutalmente.
Il suo convivente, Pablo Gonzalez Rivas, è stato arrestato con l’accusa di omicidio. Rivas ha inizialmente confessato di averla uccisa involontariamente durante un gioco erotico, spezzandole il collo, ma questa versione non ha convinto gli inquirenti, e i risultati dell’autopsia l’hanno smentita. Dopo aver ucciso la compagna, Gonzalez, prima di gettare il corpo in un borsone da palestra nell’Adda, avrebbe chiesto a un amico di procurargli un luogo dove nascondere il cadavere, come un box o una cantina.
Secondo l’ipotesi della Procura, Nataly aveva scoperto che il suo compagno aveva una relazione con un’altra donna e che lui voleva mandarla via di casa.