Pubblicato: 07/03/2025 14:53

Un tragico incendio scoppiato nella notte del 6 marzo ha causato la morte di tre bambini in un quartiere rom di Cakovec, nel nord della Croazia. Le fiamme hanno avvolto rapidamente l’abitazione situata nel distretto di Kursanec, dove i piccoli, di quattro, sei e otto anni, si trovavano nella soffitta appena ristrutturata. Le cause dell’incendio sono ancora in fase di accertamento.
Altri due residenti, una donna di 25 anni e un bambino, sono rimasti feriti in modo lieve, riuscendo però a mettersi in salvo insieme a un uomo di 29 anni, l’unico altro adulto presente in casa in quel momento. Secondo le ricostruzioni, i due ventenni vivevano insieme ai quattro bambini nella casa situata in un’area abitata prevalentemente da famiglie rom.
In Croazia, la comunità rom censita conta circa 18mila persone, lo 0,46% della popolazione, ma le stime reali parlano di una presenza tra le 30mila e le 40mila unità. Il governo, nel 2021, ha lanciato un “Piano nazionale per l’inclusione dei Rom”, un progetto di sei anni volto a migliorare l’integrazione. Tuttavia, a quattro anni dall’inizio dell’iniziativa, molte famiglie continuano a vivere in condizioni precarie, spesso in quartieri isolati e in abitazioni prive dei necessari standard di sicurezza.
L’incendio si è sviluppato intorno alle 22.30 e ha avvolto l’edificio in pochissimo tempo, impedendo ai tre bambini di mettersi in salvo. La giovane donna e il bambino superstite sono stati trasportati all’ospedale di Cakovec. Dopo aver domato le fiamme, i vigili del fuoco hanno trovato i corpi carbonizzati delle piccole vittime. Le autorità hanno aperto un’indagine per chiarire le cause della tragedia.