
Nella notte di giovedì, l’Ucraina è stata oggetto di un massiccio attacco da parte delle forze russe, che hanno lanciato almeno 58 missili e 194 droni. L’esercito ucraino ha reso noto di aver utilizzato, per la prima volta, i caccia Mirage 2000 forniti dalla Francia il mese scorso per intercettare e contrastare l’offensiva. L’impiego di questi velivoli rappresenta un passo significativo nella strategia di difesa ucraina, in un momento in cui la sospensione degli aiuti militari statunitensi solleva preoccupazioni sulla capacità di resistere agli attacchi.
In un comunicato ufficiale, l’aeronautica ucraina ha dichiarato di aver abbattuto almeno 134 degli obiettivi nemici, tra cui 34 missili e 100 droni. «Abbiamo utilizzato i Mirage 2000 per la prima volta in combattimento e i risultati dimostrano la loro efficacia», ha sottolineato una fonte militare ucraina. L’impiego di questi aerei da combattimento, già in dotazione all’aeronautica francese, testimonia il crescente sostegno dell’Occidente e l’integrazione di nuove risorse nella difesa del territorio.
Il bombardamento arriva in un contesto delicato, con il rischio di un indebolimento della capacità difensiva ucraina a causa dell’incertezza sugli aiuti internazionali. Il potenziamento della flotta aerea ucraina, con l’introduzione di velivoli avanzati come i Mirage 2000, potrebbe rappresentare una risorsa strategica fondamentale per bilanciare la superiorità numerica e tecnologica dell’aviazione russa.
Le forze di Kiev hanno ribadito l’importanza del supporto occidentale per mantenere un’adeguata protezione dello spazio aereo. «Ogni nuovo mezzo a disposizione è cruciale per respingere questi attacchi su vasta scala», ha commentato un alto ufficiale dell’esercito ucraino, evidenziando la necessità di ulteriori forniture per continuare a difendere il paese.