
Washington – Donald Trump ha annunciato la sospensione temporanea dei dazi imposti su Messico e Canada, entrati in vigore solo pochi giorni fa. La misura sarà valida fino al 2 aprile, quando gli Stati Uniti dovrebbero introdurre nuove tariffe reciproche per tutti i Paesi. Il presidente americano ha respinto le accuse di aver ceduto alle pressioni dei mercati, affermando di “non aver nemmeno guardato l’andamento della Borsa”.
L’accordo con il Messico
La decisione arriva dopo un colloquio telefonico tra Trump e la presidente messicana Claudia Sheinbaum, durante il quale i due leader hanno discusso di immigrazione illegale e traffico di Fentanyl. La Sheinbaum ha definito l’intesa un “risultato senza precedenti”, sottolineando che, almeno fino ad aprile, il Messico non dovrà pagare dazi su tutti i prodotti inclusi nell’Accordo di libero scambio nordamericano.
Tregua anche con il Canada, ma Trudeau resta critico
Poche ore dopo, Washington ha comunicato la sospensione dei dazi anche nei confronti del Canada, ridimensionando momentaneamente lo scontro con Ottawa. Tuttavia, il primo ministro Justin Trudeau ha mantenuto una posizione critica, affermando che, nonostante la tregua, “la guerra commerciale con gli Stati Uniti continua”. L’obiettivo del Canada resta l’eliminazione totale delle tariffe imposte da Washington.
L’allarme del Fondo Monetario Internazionale
Sulla questione è intervenuto anche il Fondo Monetario Internazionale, evidenziando l’impatto economico delle tariffe americane. Secondo Julie Kozack, direttrice della comunicazione del Fmi, i dazi statunitensi avranno conseguenze significative per i due principali partner commerciali degli Stati Uniti, aggravando le tensioni economiche tra Washington, Ottawa e Città del Messico.
Nonostante la sospensione temporanea delle misure, il clima di incertezza sulle relazioni commerciali nordamericane resta elevato, con il rischio di nuove escalation a partire dal prossimo mese.