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Crollo del palazzo a Bari, il messaggio di qualche minuto prima: “Attenti, è pericolante”

Pubblicato: 08/03/2025 18:49

Un drammatico crollo a Bari ha messo in luce non solo una tragedia sfiorata ma anche una serie di segnali premonitori che non sono stati sufficientemente presi in considerazione. Mercoledì 5 marzo, pochi minuti prima che la palazzina crollasse, l’amministratore dell’edificio, Michelangelo Di Chiaro, aveva avvertito i condomini dei pericoli imminenti, invitandoli a non entrare nell’edificio. Il messaggio, inviato alle 9:03, recitava: «Gli scavi in corso di esecuzione hanno fatto comparire nuovi quadri fessurativi sulle facciate… pertanto da oggi fino al 14 marzo nessuno potrà accedere o permanere nell’edificio».

I segnali di pericolo ignorati

Secondo quanto riportato, Di Chiaro aveva ricevuto notizia dai tecnici che gli scavi nel seminterrato avevano creato nuovi danni alla struttura, con fessurazioni che avrebbero potuto compromettere la stabilità dell’edificio. Tuttavia, nonostante il divieto, il palazzo sembrava ancora accessibile: le transenne di sicurezza erano facilmente superabili, e diversi condomini, tra cui Rosalia De Giosa, 74 anni, rientravano nell’edificio nonostante l’inagibilità dichiarata dal Comune già il 24 febbraio 2024.

La tragedia sfiorata

Pochi minuti dopo l’avviso, il palazzo è crollato. Solo per caso non ci sono stati morti. Gli operai che stavano lavorando nel seminterrato, dopo aver udito scricchiolii e visto cadere calcinacci, sono riusciti a fuggire insieme a una famiglia con un bambino, pochi istanti prima del crollo. Rosalia De Giosa, però, è rimasta intrappolata sotto le macerie. La sua estrazione è avvenuta alle 21:30 del 6 marzo, dopo oltre 26 ore sotto le rovine.

Le indagini sul crollo

L’edificio era stato recentemente sottoposto a lavori di ristrutturazione, affidati dall’amministratore al condominio a un’azienda di Casamassima, la Dell’Aera, per un importo di 570 mila euro. Le autorità stanno indagando per crollo colposo a carico di ignoti, cercando di comprendere se i lavori recenti abbiano avuto un ruolo nel crollo e se le condizioni strutturali dell’edificio fossero adeguate.

A tre giorni dall’incidente, la Procura ha convalidato il sequestro dell’area, limitandolo alla zona del crollo e a una parte dell’edificio rimasto in piedi ma comunque pericolante. Il Comune è ora incaricato di regolamentare l’accesso agli altri stabili evacuati, affinché i residenti possano tornare nelle loro case in sicurezza.

Il sopralluogo della Procura

Il procuratore aggiunto Ciro Angelillis ha dichiarato che, oltre alle urgenze per la sicurezza della zona, è fondamentale identificare le cause precise del crollo. I tecnici del Comune e i consulenti della Procura sono tornati sul posto l’8 marzo per un nuovo sopralluogo, cercando di chiarire come si siano sviluppati i problemi strutturali e se i lavori di ristrutturazione possano aver avuto un impatto determinante.

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Ultimo Aggiornamento: 08/03/2025 18:51

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