
Pierdavide Carone è stato ospite a Verissimo, dove ha aperto il cuore riguardo alla sua lotta contro il tumore scoperto nel 2020. Il cantautore ha parlato con sincerità delle conseguenze della malattia, soffermandosi su un aspetto particolarmente doloroso: la sterilità causata dai trattamenti.
La dolorosa consapevolezza
“Se vorrò diventare papà dovrò trovare metodi alternativi. È quello che mi fa più male della malattia”, ha rivelato Carone, facendo emergere il profondo disagio legato alla sua condizione. Nonostante la cura avuta per il tumore, il sogno di diventare padre biologicamente è ormai irraggiungibile. “La malattia l’ho curata, ma questo non si può curare, anche se si può risolvere in un altro modo magari”, ha aggiunto con una punta di rammarico.
La diagnosi e il percorso di cura
Il cantautore ha spiegato di aver scoperto il tumore in uno stadio iniziale, il che ha permesso di intervenire tempestivamente con chirurgia e chemioterapia. “Non ho avuto grossi rischi grazie al fatto che l’ho scoperto presto”, ha dichiarato, sottolineando quanto sia stato importante il tempestivo intervento.
Il legame con Lucio Dalla
Pierdavide Carone ha poi ricordato l’importante capitolo della sua carriera legato a Lucio Dalla. Nel 2012, infatti, i due avevano partecipato insieme al Festival di Sanremo con il brano Nanì, classificandosi al quinto posto. Un legame che si è trasformato in una grande amicizia, stroncata dalla prematura morte di Dalla, avvenuta l’1 marzo dello stesso anno. “Lui mi ha insegnato a capirmi meglio”, ha raccontato emozionato Pierdavide. Dopo la sua morte, la sua carriera ha subito una battuta d’arresto. “Non volevo andare nelle trasmissioni televisive a parlare solo di lui. Poi mi hanno chiamato sempre meno e io pensavo aver perso il treno, ma non è stato così”, ha concluso, con speranza per il futuro.
Pierdavide Carone si prepara ora a partecipare al San Marino Song Contest, un evento che deciderà chi rappresenterà la Repubblica di San Marino all’Eurovision Song Contest.