
A Bucarest si registrano scontri violenti tra le forze dell’ordine e i sostenitori di Calin Georgescu, politico sovranista escluso dalla corsa alle elezioni presidenziali. La decisione è stata presa dall’Ufficio elettorale centrale della Romania, scatenando la reazione immediata dei manifestanti.
Tentativo di irruzione e intervento delle forze dell’ordine
Secondo i media locali, i dimostranti si erano radunati pacificamente davanti alla sede dell’Ufficio elettorale centrale, ma la situazione è degenerata quando è stato annunciato il verdetto su Georgescu. Alcuni manifestanti hanno tentato di forzare i cancelli dell’edificio, costringendo gli agenti a intervenire per contenere i disordini, ancora in corso.
Il contesto politico: la candidatura contestata
La crisi politica nasce dalla decisione della Corte costituzionale, che ieri ha respinto i ricorsi contro l’annullamento della candidatura di Georgescu, esponente di estrema destra. Il leader sovranista aveva sorprendentemente vinto il primo turno delle elezioni presidenziali del 24 novembre, ma il risultato era stato invalidato per irregolarità nel finanziamento della campagna elettorale.
Georgescu: “Vittima di un sistema corrotto”
Georgescu, noto per le sue posizioni filorusse, ha cercato invano il sostegno della Corte europea dei diritti dell’uomo, definendo la sua esclusione una conseguenza della corruzione del sistema politico rumeno. Nel frattempo, punta a rafforzare il consenso tra i cittadini insoddisfatti dai partiti tradizionali.
Prospettive future
Nonostante la sua esclusione dalle prossime elezioni, Georgescu continua a essere considerato un favorito nei sondaggi per il voto di maggio. Gli sviluppi della vicenda potrebbero ulteriormente polarizzare l’elettorato rumeno, aggravando le tensioni sociali e politiche nel Paese.