
MILANO – È morto a 66 anni Carmine Gallo, ex alto funzionario di polizia e amministratore delegato dell’agenzia investigativa “Equalize”, al centro di un’inchiesta della procura di Milano su un vasto sistema di dossieraggi illegali. L’uomo si trovava agli arresti domiciliari dal 25 ottobre 2024, accusato di essere al vertice dell’organizzazione criminale che gestiva il traffico di informazioni riservate.
Secondo le prime indiscrezioni, il decesso sarebbe avvenuto a causa di un malore, ma saranno gli accertamenti medico-legali a chiarire le cause esatte della morte. Gallo, noto nell’ambiente investigativo come un “super poliziotto”, aveva trascorso gran parte della sua carriera nelle forze dell’ordine prima di passare alla guida di “Equalize”, diventata il fulcro dell’indagine milanese.
L’inchiesta aveva scosso profondamente il mondo della sicurezza e dell’intelligence privata, portando alla luce un presunto sistema di raccolta e vendita di informazioni riservate utilizzato per scopi illeciti. Gallo, che si era sempre dichiarato estraneo alle accuse, era in attesa di giudizio. La sua morte interrompe un capitolo giudiziario ancora aperto, lasciando interrogativi su eventuali complici e sulle reali dimensioni della rete che avrebbe gestito.