Questa mattina, all’alba, in un’abitazione di San Giovanni Valdarno, una donna di circa 60 anni ha ucciso la propria madre di 93 anni e ha poi chiamato i carabinieri. L’anziano padre non era presente al momento dell’omicidio, mentre il marito della figlia era in casa. Le ragioni del delitto sono ancora da chiarire, ma sembra che possa essere stato un atto legato all’esasperazione della figlia, che ormai non riusciva più a sopportare le difficoltà nel prendersi cura della madre, segnata dai mali dell’età.
Dopo settimane, forse mesi, di frustrazione, la donna ha compiuto l’insano gesto, che non si sa se abbia avuto la forma di strangolamento o soffocamento. Di certo, si è trattato di un’azione improvvisa, un raptus che, al termine, ha spinto la sessantenne a chiamare il 112 e dichiarare: «Venitemi a prendere, ho ucciso la mamma».
Quando i carabinieri della compagnia locale sono arrivati sul posto, hanno trovato la scena tragica: la madre, ormai senza vita, nel letto, e la figlia, visibilmente sconvolta e immobile di fronte all’orribile crimine che aveva appena commesso. In pochi istanti, l’appartamento è stato invaso dagli inquirenti e dai carabinieri del reparto scientifico, che sono ancora al lavoro per i rilievi. I sanitari del 118, giunti sul luogo, non hanno potuto fare nulla, poiché la donna anziana era già deceduta. Sul posto era presente anche il pubblico ministero della Procura di Arezzo.
Questo caso richiama dolorosamente un altro avvenuto il 28 febbraio a Riva del Garda, in Trentino, dove una figlia, per ragioni simili di esasperazione, aveva ucciso la madre. In quel caso, il Gip di Rovereto ha recentemente concesso gli arresti domiciliari alla donna accusata dell’omicidio.
