
Quando Donald Trump ha accettato l’invito di re Carlo a una seconda visita di stato nel Regno Unito, probabilmente non immaginava le implicazioni più ampie legate alla sua posizione come monarca non solo del Regno Unito, ma anche del Commonwealth, l’associazione che raccoglie numerose ex-colonie britanniche. Un particolare messaggio, che Carlo rivolgerà domani in occasione della Giornata del Commonwealth, potrebbe essere letto come una risposta indiretta alle provocazioni del presidente americano.
Il monito di Carlo appare, infatti, come un appello a unità e amicizia, in un contesto di incertezze globali. Una dichiarazione che, sebbene possa sembrare neutrale, potrebbe essere un avvertimento diretto a Trump, soprattutto in relazione alla sua recente dichiarazione sul voler incorporare il Canada come 51esimo stato degli Stati Uniti. La tensione tra Washington e Ottawa, acuita dalle politiche aggressive di Trump, è un tema caldo, e re Carlo, come Capo di Stato del Canada, non ha mancato di far sentire la sua voce.
Trudeau e il Commonwealth: un messaggio di solidarietà
Questa settimana, il primo ministro canadese uscente Justin Trudeau ha incontrato re Carlo a Londra, esprimendo chiaramente la posizione del Canada sulla propria sovranità. “Oggi niente sembra più importante ai canadesi che difendere la propria indipendenza”, ha dichiarato Trudeau. Il messaggio del primo ministro è stato recepito come una conferma della ferma determinazione di Ottawa a mantenere la propria autonomia, anche in tempi di crescenti tensioni con gli Stati Uniti.
In effetti, la diplomazia britannica sembra aver voluto sottolineare, seppur con discrezione, il legame secolare tra il Canada e il Regno Unito, ma anche l’importanza di rispettare la sovranità canadese. In questo contesto, il messaggio di Carlo assume una doppia valenza: da un lato, un invito alla solidarietà tra le ex-colonie, dall’altro, un monito implicito a Trump riguardo alle ripercussioni di un possibile conflitto con il Canada.
Gli effetti politici di Trump e il ritorno dei liberali
Le aggressioni verbali di Trump hanno avuto anche conseguenze politiche immediate in Canada. Le dichiarazioni del presidente americano hanno rafforzato la posizione del Partito Liberale canadese, con Mark Carney, ex governatore della Banca d’Inghilterra, che potrebbe diventare il prossimo premier. Carney, con la sua esperienza politica ed economica, rappresenta una figura che potrebbe consolidare ulteriormente i legami tra Canada e Regno Unito, mentre il Partito Conservatore, che sembrava destinato a prevalere, ha visto un calo di consensi.
Il clima di tensione e l’incertezza della visita di Trump
Nonostante l’invito ufficiale, è possibile che Trump stia rivalutando la sua visita a Londra, anche alla luce delle recenti tensioni. Fonti diplomatiche suggeriscono che la crescente ostilità nei confronti del Canada e l’incontro tra Carlo e Zelensky abbiano irritato Trump, riducendo l’entusiasmo per il viaggio. La visita, infatti, non è ancora stata fissata, e l’incertezza che la circonda aumenta l’imbarazzo per un incontro potenzialmente scomodo, soprattutto in un momento in cui le relazioni tra Stati Uniti e Canada sono particolarmente tese.
Il Commonwealth e il peso geopolitico di re Carlo
Nel suo messaggio, re Carlo ha messo in evidenza il significato del Commonwealth come un’unione di oltre due miliardi di persone, che rappresentano circa un quarto della popolazione mondiale. “In tempi incerti”, ha affermato il re, “le differenze devono essere viste come una fonte di forza e crescita”. Un messaggio che non solo celebra la diversità, ma anche la potenza geopolitica del Commonwealth, e che, probabilmente, intende ricordare a Trump quanto il legame tra il Regno Unito, il Canada e altre ex-colonie britanniche sia profondo e rilevante.