
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky è arrivato proprio in queste ore in Arabia Saudita per incontrarsi con il principe ereditario Mohammed bin Salman (MbS). La visita, che ha suscitato grande interesse internazionale, segna un ulteriore passo nella strategia diplomatica dell’Ucraina in un momento cruciale del conflitto con la Russia. Secondo quanto riportato da un funzionario ucraino all’Afp, Zelensky è atterrato a Gedda, città portuale situata sul Mar Rosso, per avviare i colloqui con il leader saudita.
Tuttavia, la visita del presidente ucraino non include la partecipazione ai negoziati tra le delegazioni ucraine e statunitensi che si terranno domani sempre a Gedda. Questi negoziati, che coinvolgono anche la questione del cessate il fuoco e delle possibili tregue, sono considerati fondamentali per l’evoluzione della guerra in Ucraina e per la diplomazia internazionale.
Intanto, l’idea di un cessate il fuoco parziale sembra prendere piede. Il segretario di Stato americano, Marc Rubio, ha definito “promettente” la proposta di una tregua temporanea, che potrebbe aprire la strada a un ulteriore dialogo diplomatico tra le parti coinvolte. Secondo quanto riportato dal Financial Times, durante i colloqui tra le delegazioni di Kiev e Washington, in programma domani, i rappresentanti ucraini presenteranno formalmente una proposta di cessate il fuoco parziale, un tema che potrebbe alleggerire le tensioni e creare spazi per negoziati più ampi.

Il segretario di Stato americano, Marco Rubio, ha definito “promettente” l’idea di un cessate il fuoco parziale in Ucraina. Secondo quanto riportato dal Financial Times, durante i negoziati bilaterali Usa-Ucraina che si terranno domani a Gedda, gli emissari di Kiev presenteranno una proposta per una tregua parziale. “Non sto dicendo che questa sarà la soluzione definitiva, ma rappresenta una delle concessioni necessarie per mettere fine al conflitto”, ha dichiarato Rubio. Il piano di cessate il fuoco parziale proposto da Kiev, stando a quanto riferito, coinvolgerebbe cieli e mari, con l’intenzione di fermare l’uso di droni a lunga distanza, missili e le operazioni militari nel Mar Nero.
Kiev ha intenzione di discutere questa opzione durante i colloqui con la delegazione americana. La proposta di una tregua in ambito aereo e marittimo era stata inizialmente avanzata dal presidente francese Emmanuel Macron, in seguito al vertice di Londra di poco più di una settimana fa. In quella sede, il premier britannico Keir Starmer ha convocato una nuova videoconferenza tra i leader della “coalizione dei volenterosi”, prevista per sabato prossimo. Questa riunione virtuale seguirà un incontro in presenza tra i vertici militari e i ministri della Difesa di Francia, Italia, Germania, Regno Unito e Polonia, in programma domani a Parigi.
Nel frattempo, il presidente degli Stati Uniti ha annunciato che l’accordo sui minerali rari con l’Ucraina potrebbe essere raggiunto “nei prossimi due o tre giorni”. Gli Stati Uniti intendono sfruttare questo incontro con la parte ucraina per valutare se Kiev sia disposta a fare delle concessioni a Mosca, dopo il fallimento del vertice alla Casa Bianca tra Donald Trump e Volodymyr Zelensky. Secondo alcuni funzionari americani, se i colloqui a Gedda dovessero fallire, Kiev potrebbe perdere un’importante opportunità per rafforzare le sue relazioni con gli Stati Uniti.