
Il Portogallo si prepara a tornare alle urne per la terza volta in tre anni. Il governo guidato da Luís Montenegro, leader del centrodestra, che lo scorso anno aveva ottenuto una vittoria risicata sui socialisti (30,15% contro 29,26%) bloccando l’ascesa dell’ultradestra di André Ventura, è ora costretto a cedere proprio a causa delle pressioni esercitate dal leader sovranista.
La crisi politica e il voto di sfiducia
La situazione è precipitata a seguito di un acceso dibattito parlamentare innescato da Ventura, diventato rapidamente un caso nazionale. Dopo due mozioni di censura, una proposta da Chega e l’altra dal Partito Comunista, Montenegro ha deciso di sottoporre il suo governo alla fiducia. Inizialmente era riuscito a salvarsi grazie al sostegno dell’opposizione socialista, ma questa volta Pedro Nuno Santos e gli altri gruppi d’opposizione hanno negato il loro appoggio.
Il presidente della Repubblica, Marcelo Rebelo de Sousa, ha ora il compito di gestire la transizione. Pur essendo vicino alla fine del suo mandato, ha già indicato due possibili date per le elezioni anticipate, l’11 o il 18 maggio, con i primi incontri tra le forze politiche fissati per il 12 e 13 marzo.
Il caso Spinumviva e il presunto conflitto di interesse
La crisi è esplosa attorno alle attività dell’immobiliare Spinumviva, gestita dalla famiglia di Montenegro, che avrebbe avuto legami finanziari con Solverde, società attiva nel settore dei casinò. Prima del suo ritorno in politica, l’ex premier aveva lavorato come consulente legale per Solverde e negoziato con il governo precedente delle misure di sostegno per il settore durante la pandemia. Ora, con la concessione in scadenza, l’azienda tornerà a trattare proprio con un governo che fino a poco tempo fa aveva Montenegro come rappresentante legale.
Sebbene non siano state avviate inchieste ufficiali, la procura ha confermato di aver ricevuto “una denuncia anonima” riguardante il premier e le sue attività imprenditoriali.
Verso le elezioni anticipate
Le elezioni generali, previste inizialmente per gennaio 2028, si terranno in anticipo, e la situazione economica e politica del Paese è in bilico. Il Portogallo sta infatti investendo oltre 22 miliardi di euro di fondi europei per lo sviluppo, e un’ulteriore instabilità potrebbe compromettere la gestione di queste risorse. Montenegro ha già dichiarato di voler correre nuovamente, mentre i socialisti vengono considerati tra i favoriti.
L’avanzata di Chega tra scandali e polemiche
L’incertezza politica rischia di favorire l’estrema destra, con Chega in costante crescita: dal 7,8% e 12 seggi nel 2022, è passato al 18,06% e 50 seggi nel 2023. Ventura, per consolidare il suo ruolo sulla scena internazionale, ha partecipato a eventi con il partito spagnolo Vox e altre formazioni sovraniste europee, esprimendo pubblicamente la sua ammirazione per Elon Musk, che potrebbe sostenerlo in vista delle elezioni.
Tuttavia, il partito deve fare i conti con una serie di scandali. Nei giorni scorsi Artur Alves, dirigente di Chega a Lisbona, è stato sospeso dopo essere stato rinviato a giudizio con l’accusa di abusi su una minorenne. Un altro esponente, Nuno Pardal Ribeiro, è indagato per aver avuto rapporti sessuali con un quindicenne in cambio di denaro, mentre il deputato Miguel Arruda è stato arrestato per furto di bagagli negli aeroporti di Lisbona e Ponta Delgada.
Questi episodi potrebbero pesare sulle prossime elezioni, in un clima politico sempre più teso.