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“So come far sparire una persona”. Mara Favro, spunta l’agghiacciante testimonianza

Pubblicato: 12/03/2025 08:48

La conferma è arrivata qualche giorno fa: le ossa ritrovate in un dirupo vicino a Gravere, in Valle di Susa, appartengono a Mara Favro, la 51enne scomparsa nella notte tra il 7 e l’8 marzo 2024. Oggi si svolgerà l’autopsia che dovrebbe stabilire se la causa della morte sia un omicidio. L’esame, che sarà effettuato dal medico legale della procura Roberto Testi, si terrà con la presenza delle consulenti Mariella Papi e Enrica Macorano, incaricate dai difensori degli indagati, Elena Emma Piccatti e Luca Calabrò. I due avvocati assistono rispettivamente Cosimo Esposto, ex pizzaiolo, e Vincenzo Milione, proprietario del ristorante, entrambi accusati di omicidio e occultamento di cadavere, ma che negano ogni coinvolgimento nel caso.

Nel frattempo, La Stampa riporta la testimonianza di una persona che ha parlato di uno degli indagati. Questa persona racconta di aver voluto riferire ai carabinieri quanto aveva sentito, ma di non essere stata mai contattata. Racconta che, durante un incontro con Milione, lui si lamentava delle sue ex cameriere, affermando che le giovani ormai preferivano prostituirsi anziché lavorare. Quando questa persona gli obiettò, Milione aggiunse: “Sarò costretto ad andare a prenderle nell’Est Europa”. Inoltre, l’uomo parlò di un presunto appalto che avrebbe ottenuto per un cantiere della Tav, e in quel momento la testimone gli fece presente che i pagamenti ai ristoratori talvolta subiscono ritardi. Milione, in risposta, disse: “Io so come si fa a fare sparire una persona”.

La testimone, che all’epoca non sapeva della scomparsa di Mara Favro, era venuta a conoscenza del fatto solo dopo che la donna era sparita, il 1° aprile, tre settimane dopo la sua misteriosa scomparsa. “Quando ho saputo della sparizione di Mara, ho fatto subito il collegamento con quella conversazione”, ha raccontato, aggiungendo di essere stata molto turbata in quel momento. “Se mi chiamano, sono pronta a ripetere tutto”, ha affermato, spiegando di aver cercato i carabinieri più volte.

Secondo l’avvocato Calabrò, la testimonianza della donna non cambia molto: “Testimonianze così tardive mi lasciano perplesso”.

Il ritrovamento dei resti di Mara Favro è stato accolto con dolore e rassegnazione dalla sua famiglia, che da tempo sospettava fosse stata vittima di un omicidio. Per loro, era impensabile che Mara, madre di una bambina di nove anni, fosse scomparsa volontariamente.

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