
Il governo ucraino ha accettato la proposta avanzata dagli Stati Uniti per una tregua di 30 giorni nel conflitto con Mosca, discussa nei recenti negoziati di pace tenutisi a Gedda, in Arabia Saudita. Ora la decisione passa al Cremlino, che dovrà esprimersi sull’eventuale accettazione del cessate il fuoco. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, che non ha partecipato all’incontro, ha esortato Washington a intensificare gli sforzi diplomatici per convincere la Russia. “Devono spingere Mosca ad accettare l’accordo”, ha dichiarato il leader ucraino. Anche il presidente degli Stati Uniti ha sottolineato l’importanza di un via libera russo, anticipando un possibile colloquio con il presidente Putin nel corso della settimana. Poco fa ha anche dichiarato di cosa succederebbe se Mosca non rispettasse gli accordi: “Capisco che possiamo contare su misure forti. Non conosco ancora i dettagli, ma stiamo parlando di sanzioni (contro la Russia) e di rafforzamento dell’Ucraina”.
Nel frattempo, le ostilità non si fermano. La Russia ha sferrato un massiccio attacco con droni contro diverse città ucraine, colpendo in particolare Kiev, Odessa e Dnipro. Sul fronte degli aiuti militari, il ministro degli Esteri polacco Radoslaw Sikorski ha confermato che i rifornimenti statunitensi all’Ucraina, tramite il polo logistico di Rzeszòw-Jasionka, sono tornati ai livelli precedenti alla temporanea sospensione imposta nei mesi scorsi.
Zelensky: elezioni solo dopo la guerra
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha confermato la sua disponibilità a indire nuove elezioni, ma soltanto al termine del conflitto in corso. “Dopo la fine della guerra, la legge marziale verrà revocata e, una volta revocata, si terranno le elezioni in conformità con la legislazione ucraina. Nessuno ha intenzione di posticiparle deliberatamente”, ha dichiarato il leader ucraino durante un incontro con la stampa a Kiev.
Attualmente, il mandato presidenziale di Zelensky è tecnicamente scaduto lo scorso anno, ma la normativa vigente impedisce lo svolgimento di elezioni finché resta in vigore la legge marziale. L’affermazione del presidente ribadisce la posizione del governo di Kiev, che ritiene prioritario concentrarsi sulla resistenza e sulla sicurezza nazionale prima di affrontare il processo elettorale.
Zelensky: “Massima pressione” russa nella regione di Kursk
Volodymyr Zelensky ha riconosciuto che la Russia sta intensificando le operazioni militari contro le forze ucraine nella regione di Kursk. “I russi stanno chiaramente cercando di esercitare la massima pressione sulle nostre truppe”, ha dichiarato il presidente ucraino durante una conferenza stampa a Kiev. Negli ultimi giorni, Mosca ha annunciato di aver riconquistato diverse località nella zona. Le forze ucraine mantengono il controllo di una piccola porzione della regione di Kursk dallo scorso agosto, ma la situazione sul campo resta tesa.
Zelensky: “Se Mosca rifiuta, mi aspetto misure forti dagli USA”
Nel corso del suo intervento a Kiev, Zelensky ha ribadito che, in caso di rifiuto russo della proposta di tregua, si aspetta una reazione decisa da parte degli Stati Uniti. “Capisco che possiamo contare su misure forti. Non conosco ancora i dettagli, ma si parla di sanzioni contro la Russia e di un ulteriore rafforzamento dell’Ucraina”, ha affermato il leader ucraino.
Mentre si attende la risposta di Mosca, l’Ucraina continua a fronteggiare gli attacchi russi su più fronti, con le città più colpite che devono fare i conti con nuove ondate di bombardamenti e incursioni aeree.