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Caso Garlasco, Alberto Stasi: “Ho fiducia nella verità, soprattutto per Chiara”. Oggi le analisi su Sempio

Pubblicato: 13/03/2025 10:21

Alberto Stasi torna a sperare. A distanza di anni dalla condanna per l’omicidio della fidanzata Chiara Poggi, uccisa nella villetta di Garlasco il 13 agosto 2007, nuove ombre si affacciano sul caso. La scoperta di una traccia genetica maschile rimasta finora senza nome e il coinvolgimento di un nuovo indagato, Andrea Sempio, potrebbero riaprire scenari finora ritenuti chiusi. Nel frattempo, proprio oggi Andrea Sempio si sottoporrà all’analisi del Dna e verranno comparati i risultati con tutti i reperti. Secondo quanto detto dai suoi legali è “molto provato, sta male” e non vuole tornare al lavoro, da cui ha preso dei giorni di ferie.

Stasi, che sta scontando una pena a 16 anni nel carcere di Bollate dopo una lunga vicenda giudiziaria – assolto nei primi due gradi e poi condannato in appello bis su ordine della Cassazione – continua a proclamarsi innocente. Nonostante abbia ormai quasi terminato la pena, grazie anche ai permessi di lavoro esterno ottenuti nel 2023, mantiene viva la speranza che la giustizia possa riscrivere la verità processuale. «Ho fiducia nella verità, soprattutto per Chiara», avrebbe detto in una conversazione con il suo legale.

A riaccendere l’attenzione sul caso è stato l’ordine della magistratura di sottoporre Andrea Sempio, amico della vittima e già attenzionato in passato ma mai incriminato, al prelievo del Dna. La richiesta è arrivata dopo il rifiuto dello stesso Sempio di fornire volontariamente il campione salivare, facendo scattare l’intervento del giudice. L’obiettivo è confrontare il suo profilo genetico con il cromosoma Y trovato sotto le unghie della ragazza, una traccia mai attribuita durante le precedenti indagini.

La Procura di Pavia ha incaricato esperti di procedere con analisi genetiche all’avanguardia, valutando anche la compatibilità tra impronte lasciate sul luogo del delitto e le caratteristiche fisiche dell’indagato, comprese le misure delle scarpe.

Nel frattempo, il nuovo coinvolgimento ha avuto ripercussioni anche sulla vita privata di Sempio, che avrebbe chiesto qualche giorno di pausa dal suo lavoro nel settore della telefonia, provato dal peso delle accuse. Il suo avvocato lo descrive come “distrutto”, ribadendo la sua estraneità ai fatti.

Nonostante il clamore mediatico, la difesa di Stasi mantiene un approccio prudente: nessuna richiesta immediata di revisione del processo, almeno fino a quando non saranno noti i risultati completi delle nuove perizie. «Non si tratta più solo di tirare fuori Alberto dal carcere – ha spiegato l’avvocata Giada Bocellari – ma di ristabilire un principio di giustizia che finora è mancato».

La vicenda, tra svolte inattese e vecchie ferite mai rimarginate, continua a interrogare l’opinione pubblica e la giustizia italiana. La verità, forse, non ha ancora detto la sua ultima parola.

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